Il primo maggio prossimo saranno trascorsi trent’anni dal tragico incidente che sul circuito di San Marino costò la vita ad Ayrton Senna.
Trent’anni. Tanto è trascorso da quel maledetto 1 maggio del 1994, quando durante il Gran Premio di Imola perse la vita il campione di Formula 1 forse più amato di sempre. Ayrton Senna morì all’Ospedale Maggiore di Bologna in un pomeriggio a dir poco surreale e la sua scomparsa scatenò un’ondata di dolore in tutto il mondo.
A ormai trent’anni di distanza da quei tragici eventi il ricordo del campione brasiliano è ancora vivo soprattutto tra chi ha avuto modo di conoscerlo e di condividere con lui giornate intere ai box e sulle piste di tutto il mondo. La carriera del fuoriclasse paulista ha conosciuto le sue vette più alte nei sei anni trascorsi alla guida della McLaren che all’epoca era la macchina da battere.
Con il team di Woking Senna ha conquistato per tre volte il titolo mondiale di Formula 1, dando vita a duelli al limite del regolamento con il suo grande rivale Alain Prost. Quando il campione francese decise di lasciare la McLaren proprio a causa di duri contrasti avuti con Senna, al suo posto l’ex team principal Ron Dennis ingaggiò l’austriaco Gerhard Berger, che con Senna strinse in breve tempo un rapporto di solida e sincera amicizia.
Senna, il giudizio dell’ex compagno di squadra non lascia dubbi: “Verstappen è più forte”
La tragica scomparsa di Senna fu un vero e proprio shock per Berger che nel frattempo era tornato in Ferrari. Nel corso degli anni l’ex pilota austriaco ha sempre definito Ayrton il più grande pilota di tutti i tempi, il migliore nella storia della Formula 1. Ora però il giudizio di Berger è cambiato: l’avvento sulla scena mondiale di Max Verstappen ha stravolto anche le certezze più granitiche e consolidate.
In un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Kronen Zeitung’, Berger ha infatti modificato il suo pensiero: “Ho sempre detto nel corso degli anni come Senna fosse il miglior pilota di tutti i tempi. Credo però che Verstappen sia leggermente al di sopra, perché ha abilità che non avevo mai visto prima. I tifosi però hanno bisogno di più piloti in grado di vincere, non soltanto Max”.
Chissà come reagiranno i tifosi di Senna che a trent’anni dalla sua scomparsa continuano a custodirne il ricordo e la memoria. Forse Verstappen agli occhi di chi ha conosciuto bene il campione brasiliano è quello che più di tutti gli assomiglia.
