Di fatto, esteticamente parlando, è stato un derby non bello da vedere perché non giocato punto a punto. Merito del Campli che ha fatto sua la partita a partire della metà del secondo quarto per poi controllare, e in alcuni casi, aumentare il margine di vantaggio.
In casa Teramo, tolto un ottimo primo quarto e la prima metà del secondo, c’è davvero poco da salvare. L’assenza di Milojevic si è fatta sentire però la superiorità in campo dei cugini farnesi è stata netta, sia nelle percentuali di squadra che soprattutto a rimbalzo (37 carambole catturate contro 11).
Va sportivamente reso onore ai ragazzi di coach Piero Millina, il Teramo invece dovrà subito riprendersi e prepararsi al meglio per il prossimo derby contro il Giulianova.
In un Pala Borgognoni gremito il derby inizia benissimo per il Teramo, la difesa funziona alla perfezione e Campli fa tanta fatica per trovare la via del canestro. Il metro arbitrale è fiscale fin da subito e il gioco spesso è spezzettato. Al 6’ arriva il primo allungo dei teramani, Staffieri e capitan Lagioia firmano il primo break importante che porta i biancorossi avanti 10-22. Millina chiama time out e il Campli si rifà sotto (16-23 al 9’), un buzzer beater di Salamina dall’arco però chiude il primo quarto sul 20-26.
La sensazione è che si sia partiti bene e con il giusto approccio, ma non durerà molto. L’inizio del secondo quarto è scoppiettante, le squadre rispondono colpo su colpo, il gaucho Musso si accende e al 13’ firma il 29-34, proprio in questo momento il Campli effettua il sorpasso definitivo (firmato da Di Carmine sul 36-34 al 16’), un sorpasso che non verrà più recuperato dal Teramo.
Petrucci, Bolletta e Cantagalli portano i farnesi all’intervallo sul 51-39.
La reazione nella ripresa non arriva, i padroni di casa ripartono con maggiore intensità ed energia. Soltanto Musso prova a tenere in piedi i biancorossi ma le bombe di Burini e Petrucci danno il massimo vantaggio al 28’ sul 75-50. Il Teramo in pratica non c’è più e da lì in poi sarà quasi un garbage time fino al folkloristico “sono stato io l’ingrato” intonato da tutto il Pala Borgognoni sul 94-72 finale.
Per il Teramo è un passo indietro dopo le belle vittorie con Nardò e Ortona, adesso ci sarà la pausa natalizia e bisognerà ricaricare le batterie per ricominciare nel migliore dei modi il girone di ritorno.
US Campli Basket: Angelucci 6, Cantagalli 11, Petrucci 20, Di Carmine 10, Bolletta 11, Serafini 3, Ponziani 18, Burini 15, Alleva, Converso, Miglio. Coach: Piero Millina
Teramo Basket 1960: Lagioia 17, Salamina 11, Musso 16, Cicognani 17, Manente, Piccinini, Di Eusanio, Staffieri 9, Nolli, Errera 2. Coach: Piero Bianchi