In pratica, il nuovo sodalizio schiererà nei prossimi campionati federali almeno una squadra per ogni categoria giovanile ed utilizzerà una compagine di serie C quale vetrina per i propri atleti di punta, affiancando ad essi giocatori di maggior esperienza provenienti anche da serie superiori.
“Siamo di fronte ad una svolta – spiegano i presidenti delle società sportive coinvolte nel progetto – in quanto strutture di grandezza e livello pari a quella che oggi vede la luce, possono
ravvisarsi nel mondo del baseball italiano solo nella massima serie. Qui in provincia di Teramo, invece, si è voluto fare della collaborazione un’arma vincente per la crescita sia degli staff tecnici, oggi spinti ad un continuo confronto e scambio di idee, e sia del livello tecnico delle squadre. Tutto ciò, ovviamente, senza perdere di vista l’obiettivo imprescindibile del continuo allargamento della base dei partecipanti”. Unico neo del progetto gli impianti sportivi della città di Teramo. Difatti, il capoluogo non possiede, al contrario di Atri, un impianto per il baseball, il cosiddetto diamante, e deve far allenare i suoi atleti sul campo dell’Acquaviva caratterizzato da un fondo incompatibile con il gioco del baseball e, quest’anno, dalla indisponibilità del tunnel di battuta, crollato a causa delle ultime nevicate.