E’ inutile girarci intorno: se il Teramo avesse affrontato la partita contro i rossoblù con lo stesso piglio dimostrato nei secondi 45 minuti, probabilmente ora non si parlerebbe del primo esordio in campionato senza vittoria dell’era Campitelli. I forfait dei vari Bucchi, Laboragine e Vitone sono certamente pesantissimi, ma il Teramo ha una rosa molto ampia capace di sopperire alla mancanza di diversi elementi: se in campo qualcosa non è andato per il verso giusto, quindi, ci potrebbero essere motivazioni che vanno oltre le semplici assenze. Quali? Contro la Civitanovese, per esempio, a causa di un possesso palla troppo lento e prevedibile Arcamone e soci si sono spesso trovati ad attaccare una difesa schierata con otto uomini dietro la linea della sfera: decisamente troppi per impensierire Hrivnak, bravo (e fortunato) nell’evitare il gol nelle uniche due occasioni in cui le verticalizzazioni degli esterni teramani hanno creato pericoli alla sua porta. Non solo, la poca duttilità nell’adattarsi alla sorpresa tattica presentata da mister Cornacchini ha facilitato di molto il compito all’undici rossoblù, padrone del centrocampo per larghi spezzoni della prima frazione. La naturale conseguenza non poteva che essere il meritato vantaggio firmato da Buonaventura, la cui punizione ha trovato la colpevole collaborazione di Valentini (primo uomo in barriera) e Cialdini. Negli ultimi quaranta minuti di gara, invece, è uscito fuori il volto positivo del Teramo. L’uomo della riscossa è stato il più giovane in campo, Mirco Petrella: dirottato in zona centrale e liberato da incombenze tattiche, il folletto classe ‘93 ha mandato in tilt la difesa marchigiana, siglando il gol del pari e sfiorando quello di una rimonta che, se fosse arrivata, non avrebbe fatto gridare allo scandalo sportivo. Questi i temi trattati dal trainer teramano Roberto Cappellacci alla ripresa degli allenamenti di oggi pomeriggio, quando i biancorossi si sono ritrovati sul sintetico di Piano d’Accio per preparare la difficile trasferta di Isernia. Sul terreno del “Mario Lancellotta” mancheranno sicuramente Bucchi e Serraiocco, ancora alle prese con i rispettivi infortuni, oltre ad Ekani: il rosso per fallo di reazione potrebbe costare al camerunense uno stop di 2 o 3 giornate. Se non dovesse essere disponibile Berra (si attende il transfert dall’Argentina), sull’out di destra potrebbe giocare Galuppi, di rientro dalla squalifica. Chiusura dedicata al mercato: l’ultimo acquisto del Diavolo risponde al nome di Manuel Ferrani. Difensore centrale classe 1987, nell’ultimo campionato ha vestito la casacca della Giacomense (Seconda Divisione), con la quale ha siglato 3 reti in 27 presenze.
Francesco Graduato