Virtus Teramo: Bruno, Mosca, Marziani, Micolucci, Bucciarelli, Di Marco, Cini (20’st Aureli), Adorante (13’st Pallitti), Pigliacelli (32’st Trento), Maranella, Di Marzio. A disp. Gaddini, Spahiu, Di Francesco, Castello. All. Capitanio
Francavilla: Spacca, Di Pietrantonio (32’st Luciani), Di Pentima, Di Giovanni, Di Lallo, Di Sabatino, Miccichè (34’st Sardella), Milizia (28’st D’Alonzo), Rodia, Galli, Petrone. A disp. Brunetti, Ballanti, Rosini, Di Gennaro. All. Montani
Arbitro: Romanelli di Lanciano (Carullo-Carella)
Reti: 35’pt Miccichè, 14’st Petrone, 23’st Milizia, 25’st Miccichè, 40’st Sardella
Note. Angoli 3-2. Ammoniti: Bucciarelli, Pallitti (V), Di Lallo (F). Recuperi: 1’, 0
Il Francavilla innesta il turbo e per la Virtus Teramo è notte fonda. Sconfitta pesante nelle proporzioni, ben oltre i propri demeriti per la squadra di Capitanio che vive una giornata di grande sofferenza. I valori tra le due formazioni erano evidenti già a bocce ferme. Diventano pendici da scalare quando il Villa trova il vantaggio e può far leva sulla qualità di alcuni singoli, che si innestano alla perfezione in un complesso decisamente organizzato. Una giornata no per la Virtus, da dimenticare in fretta per un rendere il fardello ancora più pesante.
Tra i locali manca Passamonti, squalificato, al suo posto Di Marco, con Capitanio che utilizza sulle corsie esterne Mosca e Marziani. Nel Villa torna Miccichè, come al solito decisivo, con Di Gennaro solo in panca. L’avvio della formazione di Montani è autoritario, da grande squadra. Al 5’ Rodia prende il tempo a Marziani e conclude nell’angolo basso. La sfera, lentamente, centra il palo, poi la difesa libera. Il pericolo subito compatta la Virtus che gioca con giudizio. Biancorossi che vivono molto, in fase offensiva, attorno a Cini.
Largo il tentativo dell’attaccante esterno all’ottavo. Situazione analoga al 17’ con Cini che rifinisce per Marziani, che conclude di prima intenzione ma la mira fa difetto. La gara si sviluppa d binari di apparente equilibrio. Che però viene spezzato dalla capolista al 35’. Il veloce Rodia prova l’ennesima accelerazione sulla corsia di destra, rientra e conclude. Il tiro è ciabattato, ma complice un rimpallo diventa un assist al bacio per Miccichè che insacca. La Virtus vorrebbe reagire subito, ma alzare troppo il baricentro significa dare spazio agli ospiti che prima del riposo confezionano due occasioni per il raddoppio.
Al 44’ Galli a tu per tu con Bruno conclude fuori. Poi ci vuole un super Bruno, al 46’, per opporsi allo spunto dell’immarcabile Miccichè. Alla ripresa delle ostilità la Virtus Teramo prova, con giudizio a rientrare in corsa. Protestano i locali al 7’ dopo lo spunto di un ispirato Cini, che va giù in area dopo una serpentina. Episodio a parte, è il canto del cigno per la Virtus che al 14’ subisce il raddoppio grazie alla perla balistica di Petrone.
I locali sono alla corde, soprattutto sul piano psicologico e il Francavilla, che mostra sempre grande lucidità quando c’è giocare il pallone, imperversa. Milizia firma al 23’ il gol del 3-0 con una conclusione dai 25 metri che muore sotto l’incrocio. Oramai non c’è più partita. Anche i correttivi in corsa pensati da Capitano non incidono. Al 25’ Miccichè, al culmine di una prestazione da applausi mette dentro al dopo una ripartenza, originata da una respinta dal portiere giallorosso Spacca. Prima della fine c’è spazio per il gol del 5-0 con il neo-entrato Sardella, che accelera, non incontra ostacoli davanti e infila Bruno. La Virtus, con il morale a terra, non è nemmeno fortunata al 43’, con la traversa colpita da Pallitti su punizione. Non sarebbe cambiato nulla. Il Villa visto al Besso è di un’altra categoria, la Virtus deve subito focalizzare la prossima gara in casa con l’Acqua&Sapone, per interrompere la strisce di tre sconfitte di fila.