Non è stata una settimana facile per alcuni dei ragazzi guidati da Di Paolantonio. In diversi hanno riportato dei lievi fastidi.
Ad esempio Brandon Sherrod che mercoledì ha dovuto saltare l’allenamento a causa di un risentimento muscolare. Proprio lui sarà atteso dal suo ‘vero’ debutto con la maglia degli Sharks, dopo i 3’giocati contro Udine. Sarà l’occasione per verificare se è riuscito ad apprendere un po’ di più le dinamiche di gioco rosetane e più in generale del nostro campionato.
Chi invece sembra non avere alcun problema al riguardo è l’altro rookie Adam Smith, eletto miglior giocatore del mese di ottobre nel Girone Est e capocannoniere del torneo con 31,2 punti a partita. L’’americano (sempre meno) silenzioso’ è ogni giorno di più leader dei biancazzurri.
Col passare delle gare si sta dimostrando sempre più letale e complicato da arrestare quando decide di scatenarsi. Infatti finora in ogni match ha alternato momenti in cui ha dato l’impressione di faticare a carburare ad altri in cui si è rivelato devastante. Sorprendono soprattutto le sue percentuali al tiro, con un margine di errore veramente molto ridotto.
Roseto però ha dimostrato di non dipendere totalmente dalla guardia statunitense. Il segreto degli exploit iniziali degli Sharks è stato proprio quello di riuscire ad ottenere un valido contributo da ciascun elemento del roster. Senza dimenticare quello del coach Di Paolantonio.