Schierato con l’undici largamente annunciato, il 4-4-1-1 del Teramo appare molto meno incisivo rispetto a quanto visto nella doppia trasferta consecutiva di Città Sant’Angelo e Forlì, anche per merito del 4-5-1 presentato dal Fossombrone, sceso in Abruzzo con il chiaro intento di limitare i danni. I biancorossi, così, partono subito all’attacco ma senza grande convinzione: il possesso palla di Scartozzi e soci è prolungato, ma l’eccessiva prudenza tattica e qualche imprecisione di troppo in fase di costruzione non permettono ad Arcamone di incidere sotto porta. La classifica, però, parla chiaro ed i 42 punti di differenza in classifica trovano giustificazione al minuto diciotto: al termine di un triangolo stretto con Borgogni, la percussione centrale di Colacioppo viene fermata all’interno dell’area con un intervento falloso da Savini. L‘irregolarità, nettissima, viene punita con il sacrosanto calcio di rigore dal bravo Michieli di Padova: dal dischetto, Arcamone fredda Sollitto con una conclusione forte e centrale. La rete del vantaggio sembra dare una scossa al Teramo che, al 22’, va nuovamente vicino alla marcatura ma Borgogni, pescato dal solito incontenibile Borrelli, non trova la coordinazione per spedire la palla in gol. Ed il Fossombrone? Inconsistente fino a quel momento, la formazione di mister Severini esce dal proprio guscio attorno alla mezz’ora, costruendo i primi pericoli dalle parti di Farò con Donzelli ma il nove ospite prima spara sul fondo un suggerimento di N.Vitali (al 38’) poi si rende protagonista di un tiro cross che non trova nessun attaccante pronto alla deviazione in rete (al 42‘). Il tè caldo e la prevedibile strigliata di Cifaldi non destano il Diavolo che, anche nel secondo tempo, rientra in campo dimostrando uno spirito di sacrificio poco adatto ad una squadra che occupa le posizioni nobili della classifica. Il Fossombrone, dal canto suo, ci crede e prova ad agguantare un pareggio utile più per l’orgoglio che per la graduatoria: la cronica incapacità di andare a rete, però, viene testimoniata da Moschini, il quale sciupa clamorosamente l’invito di N.Vitali sparando alle stelle su Farò in uscita (al 57’). Il pericolo corso spinge il tecnico teramano a rimpiazzare Borgogni con Orta, per un atteggiamento tattico più offensivo e spregiudicato: la mossa porta i suoi frutti al minuto 80’ quando il bomber teramano, con una rovesciata da antologia, devia alle spalle di Sollitto un cross dal fondo di Scartozzi. La rete della sicurezza mette il sigillo sulla vittoria del Diavolo, sempre più lanciato alla rincorsa del secondo posto, ora distante solo un punto: tre punti importanti per festeggiare in serenità la Pasqua ed affrontare, alla ripresa, la difficile gara contro i rossoblù della Samb. Negli spogliatoi il tecnico teramano Cifaldi ha dichiarato: “Abbiamo avuto un buon approccio nei primi venti minuti ma, dopo aver trovato la rete, l’atteggiamento dei ragazzi non mi è piaciuto: come capitato a Rimini e Città Sant’Angelo, il Fossombrone ha dimostrato di essere una squadra ancora viva e ci ha dato filo da torcere”. Dall’altro versante, uno sconsolato mister Severini ha affermato: “Lasciamo questa categoria a testa alta. Anche oggi avremmo meritato qualcosa in più, abbiamo giocato una buona gara senza riuscire a trovare la via della rete per la nostra troppa imprecisione”.
TERAMO-FOSSOMBRONE 2-0
MARCATORI: 18’r Arcamone, 85’Orta
TERAMO: Farò, Lenart, Russo, Scartozzi, Ianni, Lorusso, Di Paolo (62‘Costa Ferreira), Colacioppo, Arcamone, Borrelli (84‘Cerchia), Borgogni (59‘Orta). A disp: Savietto, De Lucia, D‘Eustacchio, Gambino. All: Cifaldi
FOSSOMBRONE: Sollitto, Chiarucci, Sannipoli, Savini, Nobili, Menconi (89‘Capoccia), Carbonari, Bianchi, Donzelli (82‘Antonelli), N.Vitali, Moschini. A disp: Giustolisi, Antonioni, Amadori, L.Vitali, Alegi. All: Severini
ARBITRO: Matteo Michieli di Padova (Fiorentini e Pavone di Forlì)
NOTE: Ammoniti Savini e Moschini nel Fossombrone. Angoli 3-3. Rec 1‘+2‘. Spettatori 1500 circa.
Francesco Graduato