Oggi, però, è arrivata dalla società di via De Albentiis la notizia ufficiale che il “tagliato” o “silurato” o più correttamente messo fuori rosa non è Mike Hall, ma Blake Ahearn. Arrivato in estate con la fama di cecchino infallibile, la guardia statunitense con il fisico da ragioniere non ha convinto il pubblico ed evidentemente, visto il precoce divorzio, tanto meno lo staff societario biancorosso. Ahearn ha dimostrato di soffrire molto la fase difensiva e di non essersi integrato al meglio nella cosiddetta “chimica di squadra”. Se, oltretutto, colui che era stato acquistato per fare tanti canestri di punti ne ha fatti davvero pochi (e con percentuali abbastanza mediocri) la frittata è servita. Mike Hall per adesso è salvo, ma un ulteriore colpo di scena può essere ancora dietro l’angolo. Hall è un giocatore strategico nello scacchiere di coach Capobianco ed è l’unico in grado di dare un apporto di peso e rimbalzi sottocanestro a Fletcher. E poi che fosse discontinuo di certo non lo si scopre a Teramo. A Milano Hall si comportava esattamente allo stesso modo, alternando grandi prestazioni a periodi di apatia totale. Forse qualcuno credeva di aver preso Kobe Bryant? Purtroppo così non è. Non si può dire, però, neppure che sia così male come alcuni vorrebbero far credere. Hall non è un giocatore che fa la differenza, ma inserito in un “sistema” (parola che piace tanto allo staff teramano) può dare il suo contributo. Ad oggi, oltre a Hall, probabilmente a rischiare è anche il secondo pivot teramano Casey Shaw, per lo più “non pervenuto” durante le prime quattro partite. A convincere, in sostanza, sono stati probabilmente solo l’ottimo Zoroski (miglior marcatore di tutta la Lega A), il talentuoso Polonara, il volenteroso Diener e l’utile Boscagin. L’esame di recupero per i rimandati è già domenica in casa contro Pesaro. In tempi di crisi, nessuno ha il posto assicurato e conviene impegnarsi al massimo per evitare di alimentare ulteriormente le già tristi statiche dei disoccupati.