Proger Chieti. Inizia con Mantova il trittico settimanale di partite che passando per Trieste si chiuderà domenica prossima nel derby casalingo con Roseto. Tre partite, una più difficile e complicata dell’altra, tre gare che segneranno in un modo o nell’altro il destino di questa stagione.
Dopo l’impresa bresciana, un’altra prova di grande complessità attende le Furie. I virgiliani non sono da meno a nessuno nel girone Est, occupando la terza piazza a sole due lunghezze da Brescia e Treviso, e per giunta sono reduci da tre vittorie consecutive, di cui una colta a Roseto, che attestano un loro ottimo momento di forma. Alberto Martellossi, alla prima stagione con gli Stings, ha assemblato una squadra di grande e costante rendimento, completa in ogni reparto e guidata in campo da gente esperta come Fabio Di Bella e di grande tempra morale come nel caso del capitano, l’albanese Klaudio Ndoja. uomo che unisce ottime qualità tecniche e fisiche con grandissime doti umane e un carisma fuori dal comune. Michele Pettene ne ha raccontato magistralmente le vicende umane in uno delle più belle biografie sportive degli ultimi anni, intitolata “La morte è certa, la vita no”, sentenza tatuata sull’avambraccio di Denzel Washington nel film Training day. Un vissuto, il suo, che lo ha portato nel giugno 2014 ad essere designato come uno dei testimoni della “Giornata sportiva del CSI”. davanti a Papa Francesco e ad altri 80.000 presenti.
Mantova non ha una grande tradizione cestistica, ma in questi ultimi anni, grazie ad uno sponsor munifico e appassionato e una società di grande ambizione ha cercato di allargare il più possibile il suo bacino d’utenza, superando pian piano la diffidenza dei mantovani verso il basket. Il trasferimento da Poggio Rusco al PalaBam ha dato sempre maggiore visibilità alla squadra del Presidente Prandi che da grande vuole trasformarsi in “Gigante”, come testimoniato dalla splendida fotografia ufficiale della squadra, scattata avendo come cornice la straordinaria e suggestiva cornice della Sala dei Giganti di Palazzo Te. Una squadra di Giganti tra i Giganti, Una foto che diventera? la cartolinadella Dinamica per questo finale di stagione, con i playoff pienamente alla portata degli Stings e una Final Eight di Coppa Italia tutta da giocare.
Arrivando al sodo delle questioni tecniche, va rilevato come alla vigilia della partenza per Chieti, in casa virgiliana si respiriun certo ottimismo.Le vittorie conseguite e anche il recupero di Moraschini inducono il il Presidente Prandi a guardare con fiducia all’imminente impegno: “Adesso iniziamo un ciclo di impegnimolto duro vincere a Chieti ci darebbe grande morale per affrontare un finale di stagionecomposto tutto di sfide importanti”. Più cauto, invece è coach Martellassi: “Ai prossimi impegni dovremo approcciarci in maniera intelligente ed affamata, nel senso che in questo campionato non è facile avere la testa per vincere con continuità, quindi sarà questa la prova a cui saremo chiamati. Se non vogliamo perdere punti per strada bisognerà avere subito lo stesso atteggiamento per tutte e tre le gare. Chieti è una squadra che fa una pallacanestro organizzata in attacco e molto tattica in difesa, quindi più che altro bisogna mantenere molta lucidità nel corso della gara ed avere presenti dei riferimenti precisi”. Dello stesso avviso anche il giovane Carlo Fumagalli: “Le prossime tre partite saranno complicate perché propongono situazioni tattiche e tecniche diverse dalle ultime che abbiamo giocato. Stiamo già lavorando in questo senso per sistemare le cose che ci vengono meno bene e per allenare altre cose che ci proporranno le prossime squadre. Saranno tre partite molto ravvicinate quindi dovremo essere pronti e giocarle tutte e tre con mentalità. Contro Chieti, come all’andata sarà una partita complicata. Loro propongono molte situazioni tattiche atipiche, quindi ci vorrà molta attenzione e dovremo giocare una partita diversa da quella dell’andata, nella quale non eravamo riusciti a giocare come sappiamo ed invece dovremo imporre da subito il nostro ritmo”.
Sul versante Proger la presentazione della gara, come sempre, tocca a coach Massimo Galli: “Continua il nostro ciclo di partite con le squadre più attrezzate del torneo. Dopo Brescia affrontiamo Mantova, una squadra costruita per competere ai massimi livelli e che, a mio avviso, lotterà fino in fondo per aggiudicarsi la vittoria finale, grazie ad un roster molto fisico e composto da giocatori che possono occupare più ruoli. All’andata non ci fu partita e vinsero la gara in assoluto surplace. Noi non avevamo ancora smaltito le scorie del derby perso con Roseto e non fummo capaci di recuperare la concentrazione e la determinazione necessarie per opporci a loro efficacemente. Adesso, al contrario, siamo reduci da una vittoria di grande supporto per il nostro morale ma guai a pensare che battuta Brescia, si possa con minor rispetto e concentrazione Mantova. Tutt’altro! Sarà una gara difficilissima e avremo bisogno anche questa volta di giocare al 110% delle nostre forze per venire a capo di questo impegno. Oltretutto, anche questa settimana, stiamo vivendo con l’incognita dell’infortunio di Armwood, alle prese con un polso dolorante, che gli impedisce di allenarsi convenientemente. Una cosa è però certa, lotteremo fino allo stremo delle forze per tornare a vincere in casa e avvicinarci di un altro passo alla salvezza, che vogliamo raggiungere al più presto possibile”.
Andrea Piazza a Brescia è stato un vero trascinatore, mostrando la grinta dei duri e la forza di chi si esalta quando le gare diventano più difficili.
“Gli esami non finiscono mai, – ha dichiarato il Sergente – neanche il tempo di gioire per una vittoria, che ci ha dato grande fiducia nei nostri mezzi, ed è già tempo di prepararci ad un confronto, a mio avviso, ancora più difficile. Mantova è uno squadrone ma oggi sappiamo che possiamo competere con tutti. A mio avviso questa è per noi una gara spartiacque, che ci dirà molto sul nostro futuro. Entriamo nella fase decisiva del torneo e le prossime tre gare con ogni possibilità incideranno in maniera rilevante sulle sorti della nostra stagione. Siamo al bivio, vincendo potremmo iniziare a sognare i playoff, perdendo, invece, saremmo costretti a pensare esclusivamente alla salvezza. Personalmente sto bene e ogni domenica che passa mi rinforza sempre di più la convinzione di essere all’altezza di questo campionato, che è altamente competitivo. Rispetto agli inizi di stagione, sono molto più tranquillo, ho conosciuto tutto l’ambiente che mi circonda e sto rendendo di conseguenza molto di più. Sento la fiducia del coach, della società e dei tifosi, mi sento apprezzato e sostenuto e questo per me vale tantissimo. Voglio continuare così, per regalare qualcosa di molto gratificante ai nostri tifosi”.
La scorsa settimana fummo troppo ottimisti, annunciammo la sicura presenza di Armwood e poi andò come sapete. Ripropongo, da inguaribile ottimista,la stessa fiducia, Zeek sarà della gara anche se non al 100% della sua condizione. Felice di essere smentito se il risultato sarà il medesimo di domenica scorsa. Per il resto ci si è allenati, come sempre, con altissima intensità, visto anche che, a causa del turno infrasettimanale, la prossima settimana sarà molto complicato lavorare con la giusta continuità. Siccome credo che, come sosteneva il grande Eduardo, “essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”, ripropongo in chiusura, come fatto nell’articolo di presentazione della gara Brescia, le parole del grande Jim Valvano: “Be a dreamer. If you don’t know how to dream, you’re dead”. E allora Furie ce lo regalate un altro sogno?