Chieti. La Proger Chieti comunica che dg Michele Paoletti ha espresso la propria volontà di uscire dal contratto in essere che, altrimenti, si sarebbe rinnovato anche per la stagione successiva. La Società ha preso atto della volontà del dirigente controfirmando la rescissione, che diverrà esecutiva dal 30 aprile prossimo.
Il Club biancorosso ringrazia il manager jesino per la qualità dell’ottimo lavoro svolto, sia in termini gestionali che di crescita professionale ed organizzativa.
“Ringraziamo Michele – dichiarano il Presidente Di Cosmo ed il d.s. Brandimarte – che si è dimostrato un questi due anni un validissimo collaboratore che, grazie all’esperienza maturata, ci è stato di grande aiuto in tutti gli aspetti sportivi, organizzativi e manageriali, augurandogli le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera”.
“Innanzi tutto – riferisce Paoletti – mi preme ringraziare la Proprietà nella persona dell’ing. Di Cosmo per l’opportunità datami, ma anche a tutti gli sponsor a partire dalla Proger. Spero di aver ricambiato con il mio lavoro la fiducia accordatami nel dirigere un Club con cotanta tradizione. Un grazie particolare va anche al d.s. avv.Brandimarte (che nel 2013 mi ha proposto in Società), persona con la quale per me è stato facile ed addirittura piacevole collaborare. Dopo 11 anni nella squadra della mia città era la mia pria esperienza lontano da casa, ma Chieti ha fatto si che non avvertissi mai questa distanza. Di questo non posso che essere profondamente grato ai teatini ed a tutti coloro con i quali ho lavorato: da tutti ho cercato di trarre insegnamenti. Non dimentico certo la ‘Fossa Biancorossa Teate’ che ci ha seguito dappertutto (rara fortuna), gli amici del ‘Basket Chieti a 360 gradi’ e tutta la tifoseria in genere. Tra i tanti con i quali ho avuto l’opportunità di collaborare – conclude il general manager –, una citazione particolare per un amico “vero” come Max Del Conte, un professionista competente che ha i numeri per continuare la carriera da dirigente sportivo ad alti livelli, che è stato un sostegno senza il quale sarebbe stata molto dura”.