Pescara. Il mercato invernale del Pescara si chiude col botto, più sul piano del morale che su quello tecnico, ma lo spogliatoio e i tifosi possono dirsi più che contenti. Dall’ Ata hotel di Milano, Repetto e Pavone tornano con Sansovini e senza perdere Melchiorri.
L’attaccante biancazzurro rimane biancazzurro: l’ordine di incedibilità di mister Baroni ha fatto resistere il club alle offerte milionarie provenienti dal Cagliari e alle pressioni del procuratore del ragazzo, lusingato dall’alto ingaggio offerto a Federico Melchiorri. I direttori sportivi del Delfino hanno rintuzzato anche le offerte cesenate per Gaston Brugman, rinforzando, inoltre, il centrocampo con Alessandro Bruno del Latina; e dal club laziale, per consolidare la linea offensiva, arriva anche il laterale Stefano Pettinari.
Il botto vero, però, è quello che fa esplodere il ritorno di Marco Sansovini, ribattezzato “sindaco” dall’Adriatico, protagonista della cavalcata di Zeman verso la A, ma anche delle precedenti battaglie per la rinascita in B. Capitano di lungo corso: 35 reti in 110 gare con la maglia biancazzurra, prima di migrare tra La Spezia, Novara e Virtus Entella. Solo 4 reti nella prima metà di stagione a Chiavari, ma quello che Pescara si aspetta dal suo sindaco e la sveglia da far suonare costantemente in uno spogliatoio che, al momento meno adatto, si addormenta puntualmente.
Arrivi: Rossi, Vrdoljak, Fornasier, Gessa, Barbosa, Savelloni, Abecasis, Bruno, Monni, Sansovini, Bruno, Pettinari
Cessioni: Maniero, Appelt Pires, Milicevic, Nielsen, Cosic, Capuano (riscatto), Ingretolli, Sowe, Da Silva