Pescara. Dopo circa vent’anni, sono stare recentemente rimosse le impalcature che avvolgevano l’edificio in costruzione all’angolo tra corso Manthoné e via Catone. Ma l’Archeoclub di Pescara protesta per la scena che si palesa nel centro storico, proprio accanto a un monumento nazionale come la casa natale di Gabriel d’Annunzio.
“Al posto della modesta e caratteristica costruzione che aveva ospitato Spizzico, il più rinomato ristorante pescarese del periodo anteguerra e dell’immediato dopoguerra”, scrive in una nota il presidente dell’Archeoclub Giulio De Collibus, “è comparso un ignobile edificio dall’indefinibile stile in falso antico con ispirazione nordica, tipo Disneyland, che già qualcuno ha già ribattezzato: la casa della famiglia Addams”.
Indignato, De Collibus ha scritto una lettera all’assessore comunale all’Edilizia privata Santavenere e alla Soprintendenza ai beni architettonici d’Abruzzo, ricordando di aver ripetutamente segnalato dal 1999 le presunte anomalie del cantiere, avviato nel 1980 ovvero quando “il nuovo proprietario, per dabbenaggine od altro, ne aveva provocato il parziale crollo con scavi imprudenti a ridosso delle sue fondamenta”; successivamente, nel 2000, l’edificio fu posto sotto sequestro dalla Procura, e già in quell’occasione veniva segnalata l’assenza di una licenza edilizia.
Nella nuova missiva inviata alle due istituzioni, il presidente dell’Archeoclub chiede “che sia verificata la regolarità della concessione edilizia, la corrispondenza fra la stessa e l’opera realizzata, che sia reso noto il nominativo del progettista, che siano verificate le cubature realizzate che, a prima vista, appaiono ben superiori a quelle dell’edificio preesistente e se siano stati rispettati tutti gli eventuali vincoli archeologici esistenti sull’area”
“Si tratta”, conclude Giulio De Collibus, “del più grave danne degli ultimi anni, fra i tanti apportati al centro storico di Pescara, a partire dall’ex Banco di Roma, per finire alla recente ristrutturazione di piazza Unione”.