Alba Adriatica, il Jazz e gli eventi estivi. Albamici: non esistono esclusive

Alba Adriatica. Il confronto si allarga. E se la nutrita partecipazione di associazioni per l’organizzazione di eventi, al bando varato dall’amministrazione comunale, appare un elemento nuovo e anche positivo, dall’altra si accendono dispute per le proposte avanzate.

 

L’ultima in ordine di tempo, che peraltro si è già accesa sui social, è quella tra l’associazione Modern Music Lab e Albamici. Entrambe hanno proposto di organizzare la rassegna di Jazz.

L’associazione che da sempre propone il programma musicale, con una nota, ha avanzato delle riflessioni su chi si è candidato per organizzare un evento analogo. I destinatari delle riflessione, l’associazione Albamici, che ha anche proposto di organizzare il Carnevale, offre la sua versione.

 

Per argomentare la sua replica, l’associazione culturale parte da un assunto.

 

”Il rammarico manifestato dal presidente di Modern Music Lab”, si legge, “lo condividiamo appieno. Negli ultimi 10 anni, il Carnevale estivo è stato organizzato dalla nostra associazione con notevole successo, registrando una crescita esponenziale e contribuendo “fattivamente” alla promozione turistica grazie anche al progetto da noi realizzato e concretizzato con la creazione di collezioni di costumi artistici interamente legati al nostro territorio.

Nonostante tutto, qualcuno ci ha “scavalcato” ed è “subentrato” all’organizzazione dello stesso”.

 

Il riferimento è alla società guidata da Claudio Marastoni, che lo scorso anno ha organizzato il Carnevale.

 

La nostra associazione non ha mai lavorato a scopo di lucro ed ha ottenuto risultati notevoli grazie anche alla collaborazione dell’amministrazione comunale in primis, degli operatori turistici tutti e delle tante imprenditorie private della nostra cittadina e non.

 

Albamici non vuole alimentare la polemica, ma alcune considerazione le avanza.

 

”Modern Music Lab si duole del fatto che ” qualcuno” abbia proposto di organizzare l’Alba Jazz che egli enfaticamente chiama festival.

Perchè mai dolersi se l’ente preposto non ha dichiarato di aver concesso delle esclusive per settori?

Esiste un esclusivista per la musica? Esiste un esclusivista per il carnevale? Esiste un esclusivista per le sagre, per il teatro?

 

No, non esiste. Non esiste un solo documento, una sola dichiarazione, non esiste alcun Festival Jazz visto che il festival si muove nell’ordine di più giorni e più percorsi musicali e implica una direzione artistica quindi noi nel vuoto normativo e accreditati come Associazione Culturale “legittimamente” abbiamo fatto la nostra proposta esattamente nei dettami dell’ente senza tutto il retrogusto di stampo politico che aleggia nella polemica.

Noi abbiamo fatto la nostra proposta di altissimo valore toccando un vertice assoluto e storico del jazz italiano e internazionale, quale è Enrico Rava quintet, soprattutto riportando l’Alba Jazz sconosciuto a tutto il sistema di circuitazione jazz e ai management nazionali nell’alveo più consono al jazz con il rispetto che si deve a Senese che si muove tra etnie e suoni blues progr e mediterranei.

Noi ci siamo messi in gioco (e non di traverso) con una proposta di alto profilo, ad un costo ragionevole e in linea con un economia parsimoniosa che avrà quale unico riscontro l’unica moneta spendibile: la credibilità per un territorio che fa dell’offerta culturale patrimonio e volano turistico che nessuno potrà mettere in discussione.

Nella democrazia adulta il confronto che non è concorrenza può e deve produrre solo qualità da ridistribuire al territorio. La cultura come patrimonio condiviso è il nostro unico obiettivo a cui tutti dovrebbero plaudire. Lasciamo ai politici le elucubrazioni nella ferma convinzione che l’amministrazione comunale valuterà con serenità le proposte pervenute tenendo conto della qualità e dei relativi contributi richiesti dall’Associazione Albamici e dalla Associazione Modern Music Lab”.

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