Pescara. La battaglia del Movimento Vita Indipendente si scontra contro i filtri delle istituzioni: i disabili che avevano occupato il palazzo della Regione per ottenere più fondi assistenziali vengono “rimbalzati” dal presidente del Consiglio regionali e denunciano: “Temiamo che non vengano rispettati gli accordi”.
Abbandonarono il palazzo di viale Bovio, dopo diversi giorni passati in catene per protesta, solo dopo che il Governatore D’Alfonso in persona si recò a promettere l’ampliamento dei fondi regionali per la vita indipendente. Uno stanziamento approvato, in effetti, dall’Emiciclo e discusso lo scorso 27 gennaio durante una conferenza dei capigruppo alla Regione alla quale parteciparono anche Nicolino Di Domenica, Manolo Pelusi, Livio Vox, Camillo Gelsumini, rappresentanti del Movimento Vita Indipendente Abruzzo.
A distanza di un mese circa, non avendo visto né sentito alcun esito, i disabili hanno chiesto lumi telefonicamente alla segreteria del presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio: “Ci hanno chiesto di inoltrare, per e-mail una richiesta scritta”, spiega una nota odierna del gruppo di disabili, “Inviata. Non se ne sa più niente. Così abbiamo chiesto ad alcuni consiglieri e assessori se possono intervenire personalmente presso Di Pangrazio, visto che come rappresentanti di centinaia di disabili gravi abruzzesi, sembriamo persino indegni di una risposta”, prosegue la nota.
Così oggi , in occasione della seduta del Consiglio tenuta a Pescara, uno dei rappresentanti si è recato in Comune in cerca di una risposta dal Presidente Di Pangrazio, ed ecco il “rimbalzo”. “Il Presidente è risulta preso dai problemi istituzionali”, spiega ancora il comunicato del Movimento, “gli intermediari che, gentilmente fanno da portavoce ci hanno fatto sapere che la risposta del presidente è la seguente: non è previsto un cenno di riscontro formale da parte della Conferenza dei Capigruppi, pertanto non è dovuta nessuna risposta”.
“Il segnale è pessimo”, commenta il gruppo di disabili, “tira aria di non voler rispettare gli accordi presi dalla Regione. Non stupitevi se qualcuno pensa di liquidarci con solo i 400mila euro già stanziati per la vita indipendente nel 2015 e non stupitevi se, il prossimo Natale saremo costretti a rioccupare la sede regionale per avere un aumento di 500mila euro del fondo per il 2016”.