Per tutti quelli che ce l’hanno, il condizionatore è una salvezza in estate. Però si tratta di un elettrodomestico che consuma molto, se non lo utilizzi in maniera appropriata. Dovresti proprio fare così.
Il condizionatore è un divoratore di energia elettrica e la cosa è risaputa. Per il suo funzionamento, questo elettrodomestico necessita della corrente, ed i consumi sono legati anche ad alcuni fattori che hanno un peso specifico determinante. Ad esempio un condizionatore privo della necessaria manutenzione farà si che il macchinario debba per forza di cose sforzarsi più del dovuto. Anche la scelta di una temperatura non adeguata può contribuire a portare ad una impennata nei consumi. Una cosa assolutamente sconsigliata in estate è settare 18°-20° quando fuori ci sono 30° ed anche più.
Questa cosa fa male alla salute, oltre che al portafogli. Si rischia infatti di andare incontro ad uno sbalzo termico tale da portare dei contraccolpi al fisico. Uscire all’esterno e sentire in qualche secondo un passaggio di oltre una dozzina di gradi porterà sicuramente ad avere un malessere. La soluzione ideale, sia per stare bene che per risparmiare, consiste nel tenere la temperatura più bassa rispetto all’esterno di circa 5°-7°. Ma incide sulla bolletta della luce anche il tempo di utilizzo del condizionatore, e questa cosa richiede allo stesso tempo una sorta di educazione all’uso.
Che temperatura mettere il condizionatore per risparmiare?
Con alcuni consigli potrai abbattere i consumi fino anche alla metà e stare comunque al fresco. Come detto, anche una giusta e puntuale manutenzione fa la sua parte. Perciò almeno due volte alla settimana è consigliabile smontare i filtri a condizionatore spento e ripulirli della polvere e dello sporco che finiscono con il trattenere di giorno in giorno.
Dopo averli rimessi a posto però dovresti fare anche altro, come ad esempio controllare come stanno messe le unità esterne. Ovvero il motore montato al di fuori, dove potrebbero esserci per di più dei nidi di uccelli a fare da ostruzione. Sempre tornando agli usi, bisogna dire che a volte, più che la funzione di refrigeramento, può aiutare quella del deumidificatore.
Fare in modo che il tasso di umidità presente nell’aria della stanza interessata scenda sarà di grande aiuto per farti sentire un caldo minore, e darti l’idea che ci sia più fresco. Una stanza dove è in funzione il condizionatore potrebbe richiedere un impiego minore di quest’ultimo, in termini di tempo, se la tieni all’ombra con tende e tapparelle.
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Come impostare il condizionatore per riuscire a consumare di meno?
Ed i condizionatori sono da tenere accesi nelle ore più sottoposte alla calura estiva nella giornata. È pressoché inutile programmarne l’accensione di notte, quando dormi, nonostante faccia spesso molto caldo. Il fatto però è che, una volta che ti sarai addormentato, tenere il condizionatore in funzione risulterà in pratica uno spreco di energia elettrica.
E l’ultimo consiglio è probabilmente un po’ impegnativo ma fa tutta la differenza del mondo. Infatti se hai un condizionatore vecchio di anni potrebbe essere probabile il fatto che lo stesso appartenga ad una classe energetica bassa.
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Questo vuol dire che tale dispositivo finisce con l’inquinare molto (i condizionatori emettono anidride carbonica quando in funzione, n.d.r.) e con il consumare anche di più. Allora dovresti proprio sostituirlo con un macchinario più moderno, di classe A+++, che rappresenta il meglio che c’è per consumi e per funzionalità.
