L’influenza australiana terrorizza i medici: chi l’ha presa ha avuto un sintomo che ha spiazzato tutti, mai vista prima una cosa del genere!
Il freddo inizia ad arrivare anche se, in molte città, fino a qualche giorno fa era ancora possibile fare il bagno in mare. Tuttavia, soprattutto al Nord, le temperature iniziano a scendere e ci ricordano che non è più tempo di grigliate in giardino ma è quasi tempo di panettoni e pandori.
L’arrivo del freddo ci porta con la mente al Natale ma, purtroppo, con il freddo arrivano anche i primi raffreddori e le prime influenze. Ogni hanno l’influenza può avere sintomi diversi ma, trattandosi di un virus Sars, fondamentalmente sappiamo quasi sempre cosa aspettarci: tosse, naso chiuso, stanchezza, febbre.
Quest’anno potrebbe non essere così e la situazione potrebbe rivelarsi ben più seria del previsto. Quest’anno sta circolando l’influenza australiana che si sta rivelando molto più grave di quanto i medici avevano messo in conto. In particolare è uno il sintomo che ha spiazzato tutti e che nessuno sa come curare.
L’influenza, ogni anno, può presentarsi con sintomi diversi ma la variante australiana che sta circolando quest’anno ha un sintomo che nessun medico aveva mai riscontrato prima. Gli stessi professionisti sono in ansia perché se il virus si diffonderà saranno guai seri. L’influenza australiana ha già fatto la sua prima “vittima”. Infatti a Genova è stato colpito un uomo di 76 anni il quale è addirittura dovuto correre all’ospedale.
L’uomo, accompagnato dalla moglie e dalla famiglia, è stato ricoverato presso il Policlinico San Martino presso cui lavora il dottor Matteo Bassetti che tutti ricorderemo per i suoi frequenti interventi televisivi durante la pandemia di Covid.
Bassetti – direttore presso il reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova – ha spiegato che il 76enne colpito dall’influenza australiana non riusciva nemmeno più a riconoscere la moglie. Dunque questo nuovo virus colpisce anche il cervello e questo è un dato allarmante di fronte a cui persino i medici alzano le mani non sapendo cosa fare.
Per Bassetti la soluzione è una: giocare d’anticipo e vaccinarsi per non correre il rischio di trovarsi con ospedali intasati da pazienti colpiti anche al cervello oltreché alle vie respiratorie. Si creerebbe una situazione davvero senza precedenti. Il medico ha puntualizzato: “La stagione influenzale non premette nulla di buono questo è virus che colpisce non solo i polmoni, la gola, ma anche il cervello… Quindi ci si deve vaccinare perché se avessimo più casi come questo, o anche encefaliti e interessamento neurologico da influenza, gli ospedali avrebbero un iperafflusso di pazienti e una situazione di difficoltà”.