L’uva è uno dei tanti “tesori” dell’autunno ma non per tutti: alcuni dovrebbero proprio stare alla larga da questo frutto.
Autunno vuol dire, principalmente, tre cose: zucca, funghi e uva! Questi sono i tre tesori che questa meravigliosa e affascinante stagione porta con sé e che non possono mai mancare sulle nostre tavole da settembre fino a novembre circa. L’uva, in particolare, è un frutto molto gradito anche ai bambini poiché è dolce e succosa.
Le sue origini sono antichissime: pare che la conoscessero già i Fenici nel 500 a.C. In un primo tempo l’uva veniva utilizzata solo per ricavarne il vino. Solo nel 1600 si cominciò a mangiare il frutto e da allora non mancava mai nei banchetti dei nobili. Le sue proprietà sono davvero tantissime.
L’uva ha un forte potere depurativo e drenante: stimola il corpo a liberarsi dai liquidi in eccesso e promuove la diuresi. Inoltre è ricca di polifenoli, sostanze antiossidanti che contrastano i radicali liberi. Questo delizioso frutto è anche ricco di sali minerali e di vitamine come la A, la C e le vitamine del gruppo B.
Infine l’uva svolge un’azione benefica sull’apparato cardiaco e migliora l’assorbimento del Ferro tanto da essere consigliata nel caso di anemia. Ma a fronte di tanti benefici, c’è anche qualche controindicazione: ci sono persone che, infatti, dovrebbero stare bene alla larga dall’uva.
Se ti piace l’uva sappi che questo delizioso frutto autunnale ha tantissime vitamine e sali minerali, fa bene al cuore, alla pelle e promuove la depurazione dell’organismo. Purtroppo, però, questo frutto ha anche qualche controindicazione e alcune persone non dovrebbero consumarlo.
A differenza di quanto molti pensano, l’uva può essere tranquillamente mangiata anche da chi è a dieta. I nutrizionisti consigliano di mangiarne circa 100 gr al giorno come spuntino: è molto saziante e questo farà arrivare a pranzo o a cena con meno fame.
Dovrebbero evitare l’uva coloro che soffrono di diabete, di ulcera, colite e patologie renali: tutte patologie in cui è sconsigliato il consumo di prodotti zuccherini. Invece chi soffre di gastrite può mangiare l’uva ma in quantità molto ridotte in quanto, essendo molto ricca di acqua, l’uva diluisce i succhi gastrici rallentando i processi digestivi e quindi potrebbe dare origine a reflusso gastroesofageo.
Fatta eccezione per le persone che soffrono di questi disturbi, tutti gli altri possono tranquillamente mangiare un bel grappolino di uva a metà mattina come spuntino oppure a merenda. Non solo: l’uva è molto versatile in cucina e si presta a preparazioni sia dolci che salate.
Può, ad esempio, arricchire una bella crostata di frutta oppure conferire un sapore insolito alle carni più saporite come il maiale. Inoltre con l’uva, la frutta secca e qualche cubetto di formaggio si può creare una favolosa insalata autunnale che può costituire un perfetto piatto unico.