L’infarto può avere sintomi diversi negli uomini e nelle donne. Quest’ultime, spesso, non danno abbastanza importanza al problema.
Le complicanze cardiovascolari, purtroppo, sono ampiamente diffuse tra la popolazione mondiale. Le cause variano in base alle condizioni di salute di base, allo stile di vita, alla dieta, alla predisposizione genetica e all’età. L’infarto, nella maggior parte dei casi, viene associato al dolore toracico e a quello al braccio sinistro. In realtà, la questione è molto più complessa.
Le donne, per esempio, vanno incontro a manifestazioni diverse rispetto a quelle degli uomini. Per questo motivo, spesso, tendono a ignorare i segnali. Danno la colpa allo stress e alla stanchezza, evitando di porsi troppe domande. Una maggiore attenzione, però, potrebbe salvare molte più vite.
Lo stress è in grado di causare sintomi fastidiosi e preoccupanti. Gli stessi medici, durante le visite, lo chiamano in causa spesso. Indubbiamente, ha un ruolo importante nello sviluppo di alcune manifestazioni, ma la colpa non può essere sempre la sua. È importante imparare ad attribuirgli il giusto peso per evitare di commettere errori potenzialmente fatali.
Le donne devono fare particolare attenzione ai sintomi che precedono l’infarto. È facile imputarli alla tensione emotiva perché, spesso, non sono violenti e improvvisi come quelli degli uomini. Un medico britannico di nome Lawrence Cunningham, in un’intervista per The Mirror, è stato molto chiaro sull’argomento: “Le donne tendono spesso a trascurare o fraintendere i sintomi di un infarto“.
Le donne possono avvertire nausea, stanchezza eccessiva e respiro corto. Sono manifestazioni generiche, capaci di deviare la diagnosi. Anche specialisti poco attenti possono confondere il quadro clinico: “Ho incontrato pazienti che non sapevano di aver avuto un infarto finché un controllo di routine o complicazioni successive non lo hanno rivelato“. L’unico modo per tutelarsi è quello di fare prevenzione.
Davanti a certi sintomi, bisognerebbe subito recarsi da un medico in grado di verificare la funzionalità cardiaca. L’elettrocardiogramma non è l’unico esame indicato in questi casi, ma può fornire informazioni in più sul funzionamento del cuore. È fondamentale sottoporsi a controlli regolari e prendere nota di qualsiasi variazione.
Dal punto di vista pratico, si può provare a ridurre il rischio di problemi cardiovascolari con l’ausilio di una dieta equilibrata e di una sana attività fisica. Gli infarti sono più frequenti in età avanzata, ma questo non significa che non possano colpire anche le donne più giovani. Tale fattore, quindi, non basta a escluderli automaticamente.