“La seduta del Consiglio comunale di Spoltore ha scritto una delle più brutte pagine dei vari Consigli degli ultimi trent’anni”, afferma in una nota il gruppo d’opposizione, che prosegue, :”Di nuovo abbiamo assistito alla protervia con cui si esercita il potere assolutista nel Comune di Spoltore con un Presidente e una giunta comunali che, impedendo qualunque confronto su argomenti strategici, come la Nuova Pescara o la riorganizzazione degli uffici urbanistici, hanno relegato al ruolo di semplice ‘verbalizzatore’, abile a prendere atto, quello che dovrebbe essere invece il luogo della massima espressione della democrazia in una città: il Consiglio Comunale”.
“Il sindaco probabilmente”, incalza l’opposizione, ” già ridotto a ruolo di comprimario, sottoposto al volere del ‘padre-padrone’, più votato e per questo leader indiscusso di un esecutivo asservito, inerme e silente, presidente che da solo decide chi e quando può dire la sua opinione anche su decisioni basilari: vi sembra politicamente opportuno delegare al PRG e alla riorganizzazione degli Uffici Urbanistici chi nel ruolo di Presidente del Consiglio comunale dovrebbe esercitare il ruolo di massima terzietà in un’assise così importante per i destini prossimi di una città di 20mila abitanti, dopo che il Sindaco ha avocato a sé l’assessorato all’Urbanistica, determinando un’apparente spaccatura all’interno del suo stesso esecutivo, viste le rivendicazioni fatte giorni prima sui massimi organi di stampa dal Consigliere ‘neoeletto’ Matricciani?”.
“Avevamo soprasseduto alla decisione antidemocratica di una settimana prima di non dare nemmeno il vicariato della Presidenza del Consiglio alla minoranza”, proseguono i 5 consiglieri di opposizione -, come spesso accade nelle democrazie che si rispettano, a una Consigliera della minoranza, per dimostrare il nostro spirito collaborativo, e abbiamo espresso nel più recente consiglio comunale la volontà partecipativa votando solo ‘Sì’ alle commissioni permanenti, ma non è servito a nulla”.
“Qualcuno di noi aveva espresso la volontà di abbandonare l’aula già prima e visti i risultati forse sarebbe stato meglio: nonostante la volontà di apertura alle minoranze ventilata solo a parole da quella che dovrebbe essere la massima carica del Comune di Spoltore, ci hanno impedito di parlare su deleghe inopportune e commissione Grande Pescara, relegando a mera opposizione il nostro operato e a comunicazione finale senza diritto di replica le designazioni per noi improvvide per alcune deleghe, che sembrano essere in alcuni casi, tipo quella al Centro Storico di Caprara (e Spoltore o altri Borghi?), un mero contentino per zittire i consiglieri di maggioranza”, conclude l’opposizione.