Manca sempre meno alle regionali in Abruzzo. I risultati in Sardegna potrebbero dare una indicazione molto importante anche se ci sono alcune differenze.
La volata finale per le regionali in Abruzzo è ormai partita. Il 10 marzo i cittadini sono chiamati a eleggere il nuovo governatore e la sfida è tra Marsilio, presidente uscente, e D’Amico. Per il momento i sondaggi sembrano dare il centrodestra leggermente in vantaggio, ma tutto può ancora succedere in questi ultimi giorni di campagna elettorale.
Lo sguardo nelle ultime ore è stato dato anche alla Sardegna. Lì è andato in scena un vero e proprio testa a testa tra Truzzu e Todde. Un risultato sorprendente se si pensa alle aspettative della vigilia, ma ci sono differenze con l’Abruzzo che noi andiamo ad analizzare nei dettagli. Naturalmente la strada è ancora lunga e può succedere praticamente di tutto.
La differenza principale tra Abruzzo e Sardegna è rappresentata sicuramente dal candidato del centrodestra. Non è mistero che in terra sarda c’è stato un duro scontro tra Lega e FdI su Truzzu. Questo potrebbe aver pesato in parte su un risultato finale. In Abruzzo, invece, Marsilio è un profilo molto apprezzato e per questo motivo c’è fiducia nella coalizione di poter ottenere la conferma.
C’è una insidia, però, per il centrodestra. Ed è rappresentata dalla coalizione larga di centrosinistra. La scelta potrebbe premiare D’Amico anche se non sarà semplice riuscire a ribaltare la situazione. Per avere certezze sul nuovo governatore, quindi, bisognerà aspettare il prossimo 10 marzo. Ma una cosa è certa: i risultati in Sardegna non rappresentano un test importante per l’Abruzzo.
Se la Sardegna per molti ha rappresentato un esame a livello nazionale, l’Abruzzo lo è sicuramente. Infatti, sono solamente due i candidati e possiamo parlare di una sfida proprio tra maggioranza e opposizione. La partita in questo momento sembra essere indirizzata verso Marsilio, ma non possiamo escludere nulla almeno fino al 10 marzo. Vedremo chi la spunterà e se questo voto cambierà gli equilibri anche a Roma e in Parlamento.