Marco Marsilio festeggia in conferenza stampa la vittoria alle ultime elezioni regionali e lancia una proposta molto importante per il futuro.
E’ una giornata di festa per Marco Marsilio. Dopo una lunga e importante campagna elettorale, nelle scorse ore il governatore abruzzese ha scritto una pagina di storia: è il primo presidente ad essere eletto due volte di seguito nella nostra regione. Un risultato molto importante che l’esponente di Fratelli d’Italia ha deciso di celebrare prima con i collaboratori più stretti e poi anche con i giornalisti.
Nella conferenza stampa odierna Marsilio ha ringraziato la coalizione, ma si è anche complimentato con D’Amico: “Gli auguro buon lavoro perché un buon governo deve avere una buona opposizione“. Il presidente ha ammesso anche di aver ricevuto una telefonata da Giuseppe Conte subito dopo il voto per riconoscere la sconfitta.
Ma per Marsilio il tempo di festeggiare è davvero poco. Il presidente abruzzese, che nei prossimi giorni si prenderà qualche giorno di pausa per poter rifiatare e recuperare le forze, in questa conferenza stampa ha lanciato una proposta che potrebbe essere presa in esame anche dallo stesso governo.
In particolare, il governatore abruzzese ha chiesto di abolire il silenzio elettorale e il divieto di pubblicare i sondaggi nelle ultime due settimane prima del voto. Una scelta non facile da prendere, ma le polemiche alla vigilia delle elezioni non sono mai mancate e per questo motivo non possiamo escludere che venga presa una decisione simile per dare una svolta alle elezioni.
La vittoria porta a Marsilio ad avere cinque anni molto importanti e impegnativi davanti. L’obiettivo è quello di continuare il lavoro iniziato nel 2019 per portare l’Abruzzo a cambiare passo definitivamente. La fiducia dei suoi cittadini non è mancata (nonostante la grande astensione) ed ora in questo quinquennio toccherà convincere anche gli indecisi a riavvicinarsi alla politica e magari portare il centrodestra a vincere le prossime elezioni.
La strada è comunque molto lunga e non ci resta che aspettare i prossimi anni per capire se il centrodestra manterrà le prossime fatte in questa lunga campagna elettorale.