Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Tortoreto, Domenico Piccioni, alle accuse arrivate dall’associazione Impegno Civico sulla scarsa attenzione nel centro storico. Il sindaco, senza polemizzare, ha però smontato punto per punto le accuse e gli appunti mossi dall’associazione, evidenziando al contempo alcune operazioni già itinere.
Attività commerciali. “ Durante il nostro mandato nessuna attività commerciale del centro storico ha chiuso i battenti”, sottolinea Piccioni. “ Anzi, nel nostro programma erano previsti sgravi e incentivi per chi vuole localizzare attività commerciali nel centro storico. Al momento non si sono create condizioni tali o meglio nessuno ha deciso di avviare nuove attività”.
Suore e scuola materna. L’addio delle suore della congregazione di San Giuseppe era un fatto antecedente, fanno notare gli amministratori, e ora la gestione del tutto è legato all’Asp. “ C’è stata una raccolta di firme”, sottolinea Piccioni, “ ma le risposte sono state fornite al primo firmatario della petizione e al vescovo. Per la prima volta”, prosegue Piccioni, “ il centro storico avrà una sezione statale della scuola materna che troverà ospitalità nell’edificio di via XX Settembre.
La sezione avrà 25 iscritti (nella paritaria erano 16) e ci sarò una equiparazione rispetto alle altre zone del territorio per quanto concerne i servizi offerti (trasporto scolastico e mensa) con gli stessi costi”.
Manifestazioni. Il sindaco rigetta anche le accuse sulla poca attenzione alle manifestazioni. E snocciola alcune iniziative: dal rilancio della sagra attraverso un bando e con l’obiettivo di valorizzarla per il futuro, il mercatino serale del giovedì mai organizzato prima, ed eventi previsti in piazza Garibaldi e al Belvedere. Dal Palio del Barone al teatro dialettale. “ Per il Premio alla Cultura non è stata utilizzata la chiesa di Sant’Agostino perché al momento è la chiesa parrocchiale per le funzioni religiose”.
Dehors. “ I problemi sui dehors c’erano prima, non certo ora visto che il tema è oggetto di confronti costanti in attesa poi di elaborare un regolamento ad hoc. Lo scorso anno è stato consentito ai titolari di pubblici esercizi di estendere, in estate, le proprie attività all’esterno. E la stessa cosa accadrà a giorni, visto che le autorizzazioni possono essere concesse per 90 giorni.