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Teramo, Ruzzo Reti. Corona alla Di Pasquale: “Parla chi ha portato l’azienda ai 100 milioni di debiti”

Il consigliere comunale della civica Oltre, Luca Corona, replica alle dichiarazioni di Manola Di Pasquale nella diatriba Ruzzo Reti.
“La Di Pasquale – dice – dimentica opportunamente quali gestioni del Ruzzo abbiano condotto l’Ente ad avere ben 106 milioni di euro di debiti (dobbiamo davvero ricordarle che furono le gestioni partitocratiche PPI PDS, poi Margherita-Ds ed infine PD?!) e sorvolando sul fatto che la gestione Forlini-Cognitti-Grotta ha interrotto quella spirale, quella si vergognosa, e ha dato avvio ad una gestione virtuosa, che ha ridotto i debiti, ha riorganizzato l’ente, sta saldando i vecchi debiti con i comuni soci, e viene oggi presa ad esempio per la gestione della sicurezza dell’acqua dal commissario di Governo.
Manola Di Pasquale e tutto il Pd farebbero bene a prendere atto della realtà: il cda del Ruzzo e’ pienamente legittimo ed operativo, dopo essere stato eletto (eletto e non nominato, caro avvocato Di Pasquale!) da una larga maggioranza di Sìndaci e non vi consentirà di rimettere le mani sull’acquedotto almeno fino al 2023, onde evitare che possiate ricominciare a fare i danni del passato”.
E ancora: “Noi comprendiamo che per la di Pasquale la parola elezione sia un po’ più complicata di quella a lei più consona, nomina, così come siamo lieti della sua soddisfazione per l’ennesimo ricorso perso: sapesse quanto siamo soddisfatti noi!
Infine, lasciando perdere da che pulpito viene la predica (vi ricordate il consorzio agrario?) forse vale la pena che il Pd non utilizzi strumenti di distrazione di massa e si dedichi a rimettere il piedi la baracca del Comune di Teramo dove, in esito ad una superlativa operazione di trasformismo politico e alla decisione di D’Alberto di nominare ben 9 assessori, nell’ultima prova consiliare la maggioranza è scesa da 24 a 19 voti, segno di una chiara instabilità politica che fa seguito a due anni di totale immobilismo amministrativo. Se ci tenete davvero ai cittadini invertite subito la rotta e datevi da fare: magari iniziate da una cosa semplice, il taglio dell’erba, poiché tanto più di questo non siete in grado di fare. E ormai lo hanno capito tutti”.