Teramo. Pronta la replica alle dichiarazioni del Sindaco di Teramo sul nuovo Collegio sindacale del Ruzzo. E a parlare sono proprio i componenti eletti: i dottori Federico Iachini, Massimo Mancinelli e Antonella Coduti.
“Prendiamo atto delle parole del Sindaco di Teramo con le quali viene criticato il modus operandi relativo all’elezione dei componenti del Collegio Sindacale. Orbene, un conto è l’aspetto legato alla sua personalissima battaglia politica all’interno della Ruzzo Reti S.p.A.– nella quale non vogliamo entrare in alcun modo – un altro, invece, è l’attribuzione di una appartenenza politica ai membri del collegio sindacale – cosa non condivisibile in quanto il Sindaco non conosce affatto le nostre storie personali e non è accettabile che entri in discorsi a lui sconosciuti”.
E ancora: “La cosa che desta più perplessità è il mettere in dubbio “la nostra neutralità, il nostro potere di vigilanza e di controllo sullo stato di salute della Società”: questo è professionalmente e eticamente del tutto inaccettabile. Il sindaco di Teramo, quale rappresentante del nostro capoluogo, mette in cattiva luce l’intera comunità teramana mettendo in discussione l’integrità professionale e l’imparzialità a priori dell’intero collegio”.
“L’incarico ricevuto ci onora e, senza ombra di dubbio, verrà svolto nel rispetto dei principi deontologici che caratterizzano il nostro ufficio e la nostra professione. Ci auguriamo che tali argomentazioni, surreali e pretestuose, non vengano più riproposte”, conclude il Collegio sindacale del Ruzzo.
“Leggo con stupore, misto a un po’ di preoccupazione, le dichiarazioni del neo-eletto Collegio Sindacale della Ruzzo Reti. Stupisce come un organo tecnico e terzo – quale appunto il Collegio Sindacale dovrebbe essere – senta il dovere di entrare nel dibattito politico, istituzionale e societario della società della cui attività è chiamato a valutare gestione, conti e attività che si riverberano sui cittadini, chiamati a pagare le tariffe.
Stiano sereni, i componenti, e pensino tranquillamente a svolgere il delicato lavoro che li attende. Non sono state messe in discussione la competenza e la professionalità dei membri nominati ma sul piano del metodo è stato profondamente contestato, dal sottoscritto e da altri soci di diverse appartenenze, il percorso che ha condotto alla loro nomina, privo di qualsiasi forma di dialogo, confronto e di ampio coinvolgimento; questo anche nel rispetto della professionalità e della competenza di tutti coloro che avevano avanzato la candidatura. Dialogo e confronto che invece sarebbero stati necessari per l’elezione di un organismo di garanzia, la cui scelta ha totalmente escluso oltre che la città capoluogo di provincia, che è maggior azionista, anche altri importanti soci e sindaci del territorio. Si è preso atto con rammarico dell’occasione persa da parte dell’assemblea nella giornata di ieri. Nel forte e convinto auspicio che l’organo tecnico collegiale torni e resti nell’alveo di competenza, si torna ad augurare a ciascun componente buon lavoro per una attività di controllo interno di una società al cui futuro teniamo tutti; società che vive negli ultimi tempi tante difficoltà più volte rilevate dagli organi di controllo esterni, ai cui moniti si spera finalmente si voglia dar seguito”.