Teramo. “Per democrazia partecipativa si intende un modello in cui la partecipazione è assunta quale metodo di governo della cosa pubblica, in base a criteri di inclusione, collaborazione e stabilità del confronto fra istituzioni e società civile”. A fare questa puntualizzazione è la consigliera comunale Pina Ciammariconi.
“Fatta questa dovuta premessa, duole constatare che sono tristemente cadute nel vuoto le richieste fatte in Commissione ed in Consiglio, per una votazione volta alla nomina dei componenti esperti per la valutazione dei quesiti referendari. Sarebbe stata una grande dimostrazione di coerenza, in fatto di democrazia partecipativa, procedere in tempi brevi alla nomina dei suddetti “componenti esperti” al fine di dare la giusta rilevanza ad una larga fetta di cittadinanza che si è espressa in merito a tematiche che la riguardano, una tra tutte, le future sorti dell’ospedale Mazzini”, sottolinea la consigliera. “È evidente però che la volontà di tradurre nella pratica i grandi concetti di democrazia di cui si ama fare sfoggio, sembra essere venuta meno”.
“Ed infatti, ad oggi, nulla di fatto… Questo è il motivo che ci ha indotto a rivolgere alla Segreteria Generale, una richiesta ufficiale affinché si trovi una soluzione che permetta di uscire da questo ridicolo pantano”.
Con la presente, la scrivente Pina Ciammariconi, consigliere comunale del M5S, chiede alla S.V. di provvedere al fine di rendere possibile la votazione di cui all’oggetto, atteso che la stessa dovrà essere effettuata in presenza, con la modalità di voto segreto.
Pur consapevole delle misure anti-Covid ancora in vigore, che impongono giuste regole di distanziamento e che non permettono quindi la totale e contemporanea presenza degli aventi diritto, le soluzioni da porre in essere per superare il problema e rendere possibile la votazione sarebbero innumerevoli.