E ci potrebbe essere anche una quinta lista di cui farebbero parte esponenti dell’associazionismo rosetano, esponenti comunque politici e professionisti. L’annuncio di Ginoble è atteso entro la fine del mese. Potrebbe forse slittare di un mese ancora se la pandemia non allenterà la propria morsa entro un paio di settimane.
Ma che l’ex parlamentare voglia presentarsi alla cittadinanza in qualità di candidato sindaco è ormai cosa certa.
Attualmente sono due i candidati sicuri: Mario Nugnes di Casa Civica che da circa un anno sta lavorando ad un programma elettorale con una serie di punti che spaziano dal turismo all’ambiente, dall’occupazione al rilancio dell’economia locale, e il sindaco uscente Sabatino Di Girolamo. Quest’ultimo, con la nomina di Donatella Di Cesare in Giunta al posto della dimissionaria Luciana Di Bartolomeo, ha di fatto aperto al dialogo politico con la sinistra rosetana di cui la stessa Di Cesare è rappresentante.
Di Girolamo oltretutto ha anche preso le distanze da Ginoble non coinvolgendo nell’esecutivo un esponente di Italia Viva che avrebbe potuto essere Marco Angelini. Da valutare anche la posizione del vice sindaco Simone Tacchetti che, se glielo proponessero, non rinuncerebbe a candidarsi alla carica di sindaco.
Manca ancora all’appello il candidato del centro destra. C’è chi vorrebbe la scesa in campo di Alessandro Recchiuti dell’associazione Il Punto. Ma i rapporti in modo particolare con la Lega non sono mai stati ottimi.