“Abbiamo protocollato, ieri sera, un’interrogazione da parte del gruppo di Fratelli d’Italia per far luce sulla gestione dell’attuale e scorsa edizione del festival”, dichiara Francesco Di Giuseppe capogruppo in consiglio comunale di FDI.
““Roseto Opera Prima” è il più longevo festival cinematografico dedicato ai registi esordienti e rappresenta una delle eccellenze rosetane, insieme al Trofeo Lido delle Rose (Sport), alla Mostra dei Vini di Montepagano (Enogastronomia) e al Premio Letterario Città delle Rose (Cultura); tantissimi i grandi nomi del cinema italiano che hanno fatto visita alla nostra Città in occasione delle proiezioni serali: Alberto Sordi, Bud Spencer, Terence Hill, Marco Bellocchio, Giuliano Montaldo, Giuliano Gemma, Florinda Bolkan, Nanni Moretti, Pupi Avati, Fabrizio Bentivoglio, Michele Placido solo per citarne alcuni, che hanno consentito alla rassegna di crescere e guadagnarsi, meritoriamente, il titolo di primo festival nazionale per importanza. Per questo motivo vogliamo far luce, fino in fondo, sulla gestione delle edizioni ideate dall’attuale amministrazione che ha dato via, dal 2022, ad una nuova formula di “Roseto Opera Prima” che ha mostrato gravi mancanze e lasciato strascichi mai delucidati”.
“Da chiarire, in primis, il perché con il nuovo format sia stato eliminato il sito internet di “Roseto Opera Prima” che conteneva tutto il preziosissimo archivio di materiali e interviste e la pagina facebook collegata allo stesso che aveva raggiunto, nel tempo, un ampio pubblico passando, indenne, per diverse amministrazioni di colore politico differente e se oggi l’Ente sia in possesso dell’archivio digitale. In secondo luogo, il perché della cifra di 40.000€ stanziata dall’amministrazione Nugnes per sostenere “Roseto Opera Prima” che, stando allo storico è quasi sempre costato, all’Ente Comunale, per le passate edizioni intorno ai 25.000 euro (salvo l’edizione del Venticinquennale, costata circa 40.000 Euro) e perché la cifra sia rimasta la stessa dello scorso anno quando la rassegna è passata dalle quindici serate del 2022 alle quattro del 2023. Continuando, se l’Ente, nel suo ruolo di controllo, abbia accertato che la passata società organizzatrice abbia provveduto a saldare tutti coloro i quali hanno lavorato per essa alla realizzazione del festival fornendo beni e servizi visto che dal bilancio presentato dalla società organizzatrice dell’edizione 2022, pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Roseto degli Abruzzi, evidenziante costi e ricavi dell’edizione 2022 di Roseto Opera Prima emerge un passivo di 56.591,90 Euro. In ultimo, non per importanza, chiediamo se sia opportuna l’istituzione del pagamento del biglietto d’ingresso a “Roseto Opera Prima” dopo anni di gratuità dello stesso che ha permesso a migliaia di persone, di avvicinarsi alla cultura anche grazie al libero accesso”.
“Ancora una volta l’amministrazione Nugnes palesa i propri limiti, non è casuale che anche sulla loro gestione di Roseto Opera Prima sia emerso un fonte trasversale di critiche, dopo le catastrofiche scelte in urbanistica (con pareri negativi da ARTA e Soprintendenza oltre che dalla parte politica) e quelle dal punto di vista della gestione del calendario estivo e dei parcheggi a pagamento, solo per citare le ultime.
Dopo solo un anno e mezzo Nugnes &co. si sono trincerati nel palazzo, facendo emergere in un lasso di tempo brevissimo il loro disinteresse nei confronti dei cittadini, disattendendo completamente tutte le promesse fatte nella loro campagna elettorale. I rosetani ormai hanno compreso quanto dannosa sia questa maggioranza e non vedono l’ora di poter tornare al voto” conclude Di Giuseppe.