Notaresco%2C+l%26%238217%3Bex+palazzo+delle+suore+%26%238216%3Bchiuso%26%238217%3B+subito+dopo+l%26%238217%3Binaugurazione+di+un+circolo
abruzzocityrumorsit
/politica/politica-teramo/notaresco-lex-palazzo-delle-suore-chiuso-subito-dopo-linaugurazione-di-un-circolo.html/amp/
Politica Teramo

Notaresco, l’ex palazzo delle suore ‘chiuso’ subito dopo l’inaugurazione di un circolo

“A Notaresco pare che il tempo si sia fermato ad oltre 50 fa quando il mitico Totò vendeva la fontana di Trevi ad un oriundo italiano in cerca di un buon business”.

Lo ha dichiarato la consigliera di minoranza Lucia Di Crescenzo, specificando che “l’oggetto del contendere non è una fontana ma lo storico Palazzo delle suore venduto nel 2010 ad una società partecipata con unico socio il Comune di Notaresco. Si trattò di una straordinaria operazione finanziaria per mettere alcune pezze al sofferente bilancio dell’ente e le cui conseguenze disastrose sono tutt’ ora irrisolte. Infatti il Palazzo è ipotecato, essendo stato, all’epoca, contratto un mutuo con la Tercas ad oggi non rimborsato, la società è stata messa da qualche anno in liquidazione e l’immobile in questione in vendita o forse sarebbe più corretto parlare di svendita viste le voci che circolano sull’ipotetico importo offerto dal ‘fortunato’ acquirente”.

“E cosa fa l’Amministrazione?  Si comporta come Totò. – aggiunge la consigliera – inizio anno concede, non si sa a che titolo, l’utilizzo di un piano dell’immobile ad uno storico circolo ricreativo del paese, autorizza lavori di sistemazione e pianifica le attività future con alcuni cittadini che, animati dalle migliori intenzioni, operano per il bene del paese. Peccato che qualche giorno fa, a lavori ultimati, dopo l’inaugurazione della sede e l’apertura del tesseramento 2019, qualcuno abbia deciso di chiudere il locale con lucchetto e senza alcun preavviso. Cala il sipario su una vicenda che si avvolge di mistero dal quale emerge il solito alibi ‘non so, non ho visto se c’ero dormivo’!”
È

grave che i nostri amministratori non conoscano il patrimonio immobiliare dell’ente, su cosa possono impegnarsi e le corrette modalità per farlo ma ancor più grave sarebbe se malgrado fosse tutto noto si sarebbero assunti certi comportamenti visto che il fine non è truffare un oriundo italo-americano ma andare incontro a dei cittadini che, ovviamente, si fidano dei rappresentanti delle istituzioni. In attesa che si faccia luce sulla vicenda con le dovute spiegazioni che dire? ‘Paisà qui bisogna stare con gli occhi aperti”, conclude la Di Crescenzo.