“Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo potuto appurare come la giunta sia solo uno specchietto per le allodole di un Sindaco tuttodire&nientefare e di sola immagine”.
A dirlo Impegno Comune con Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori.
“I reali motivi dell’estromissione di Barnabei non sono stati esplicitati dal Sindaco che ha usato il suo tempo a disposizione per parlare di altro, adducendo motivazioni poco veritiere di una rotazione con un unico ruotante. L’unica motivazione e probabilmente la più realistica è arrivata proprio da Barnabei che, colpito non solo sul piano amministrativo, ma anche da un tradimento di chi riteneva amico, ha riferito che il suo attivismo sul territorio era malvisto da Altitonante”.
E ancora: “Gli aspetti che devono ora interessare tutti noi sono legati tuttavia ad una prosecuzione dell’amministrazione, che vede numeri davvero risicati per questa maggioranza che in meno di un anno è divenuta una maggiominoranza. È stata evidente la difficoltà con cui la giunta ha dovuto votare a favore la mozione dell’opposizione su un tema che interessa tutta la comunità: la localizzazione del Polo scolastico. Questa votazione ha dimostrato in pieno la poca coerenza del Sindaco che pur di salvare la propria immagine e quindi evitare che la mozione passasse con i voti dell’opposizione (4) e i voti di Barnabei e Ricci (2), contro i 5 voti della maggioranza ( assenti 2 consiglieri), ha dovuto, “grazie” ad una poco convinta e convincente motivazione data da Ciarrocchi, votare a favore. Questa è una vittoria per i cittadini che vedranno finalmente lavorare tutti i consiglieri e i tecnici del territorio nella scelta più corretta della localizzazione del Polo scolastico che vedrà riunite delle commissioni al fine di non lasciare nulla al caso”.
In conclusione, “dopo un anno di Altitonante la maggioranza è già evaporata, le sue decisioni e le sue assenze, la sua apparenza e le verità nascoste e non dette, stanno rendendo evidente quello che alcuni di noi già pensavano un anno fa: per fare il sindaco di Montorio occorrono presenza assidua, verità, impegno, meno comunicazione e più fatti. Ed anche rispetto per i cittadini elettori e per le loro scelte, e quindi per i loro rappresentanti”.