“Queste linee hanno già guidato le nostre proposte sin dalla scorsa campagna elettorale: dalla riduzione
delle tariffe degli asili ad un progetto sanitario per gli anziani sino alla condivisione di tutti i cittadini alla modifica del piano regolatore”, si legge in una nota.
“Abbiamo subito una sconfitta elettorale che ci obbliga non certo alla retorica dell’autocritica ma a rigenerare con slancio rinnovato l’azione e l’organizzazione di un partito che deve avere ben chiari gli obiettivi e percorsi per raggiungerli. Abbiamo bisogno di riconnettere tutte le anime della sinistra democratica e progressista per mezzo di un dialogo aperto, franco e libero. Per questo Piazza grande intende produrre tutti gli sforzi necessari per dare al congresso costituente del nuovo Pd tutti contributi necessari e utili per ricondurre al centro degli scenari politici una sinistra di governo e di riferimento sociale e culturale. Se c’è una destra forte è necessaria una sinistra forte e coesa”.
La nostra cultura politica poggia sulla convinzione che il luogo del confronto democratico non può che essere espresso all’interno del partito e per questo la prima azione decisa e convinta sarà caratterizzata dal tesseramento di quanti da piazza grande liberamente vorranno aderire al PD nelle modalità previste dallo statuto del partito stesso.