“Stiamo assistendo alla catastrofe del settore turistico da Martinsicuro a Silvi: le continue mareggiate che stanno flagellando la costa adriatica, devono far riflettere i responsabili dei fallimentari ripascimenti. La Regione Abruzzo con l’Ordinanza 2018 del Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio, ha letteralmente buttato a mare tantissimi soldi pubblici. Migliaia di metri cubi di sabbia persi nel nulla: 22mila metri cubi di sabbia lungo 800 metri di costa solo ad Alba Adriatica.
Gli annunciati ripascimenti morbidi dai costi milionari, non hanno resistito al giorno delle elezioni regionali d’Abruzzo. Lavori svolti senza criterio, senza progetti, senza studi scientifici sulle correnti nel Mar Adriatico e alle foci dei fiumi, senza programmazione, senza monitoraggi. Con una mareggiata sono letteralmente spariti come la pazienza degli Abruzzesi, quando in tanti tavoli si è discusso del problema.
La Giunta di centrosinistra è evaporata come gli arenili aprutini, eppure sosteneva di aver programmato una “resistenza” alle mareggiate i 8/10 mesi, lasciando gli operatori del settore con i loro ombrelloni in mezzo al mare. L’Adriatico sta inghiottendo l’Abruzzo. È inqualificabile la inefficienza dei ripascimenti. Di fronte al disastro in atto, due sole parole: Programmazione seria. E verifica costante dei lavori con interventi di lunga durata a protezione e conservazione dell’arenile e delle tante imprese che traggono beneficio dall’accoglienza. Faccio mie le richieste degli operatori”.