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Politica Teramo

Il consigliere Mirko Rossi sul primo consiglio provinciale di Di Bonaventura

A seguito del primo Consiglio Provinciale del Presidente Di Bonaventura, il consigliere Mirko Rossi, in qualità di capogruppo della lista “Direzione Futuro per la Provincia di Teramo”; ci tiene a precisare la sua posizione.

“Nel porgere gli auguri al neo eletto Presidente”, esordisce Rossi, “ho inteso ricordare che, a mio avviso, oggi ha di fronte tre tipi di responsabilità. La prima è una responsabilità di tipo identitario, ossia quella di dare tangibilità e riconoscibilità al ruolo della Provincia, come ente portatore di interessi collettivi, secondo quanto da lui più volte rimarcato sia in campagna elettorale che nel suo intervento di insediamento.

Un ruolo forte della Provincia non può prescindere però dalla sua capacità di azione: in questo consiste la seconda responsabilità di natura operativa. La Provincia di Teramo è un Ente che lavora allo stremo di risorse economiche in parte corrente, pur essendo dotato di una mole enorme di fondi per investimenti, e di risorse umane, nonostante tra il personale dell’ente si possano annoverare professionalità e abnegazione non comuni.

La terza responsabilità è di natura più politica ed è di natura rappresentativa. Per suo merito e demerito del centrosinistra ha intercettato, o ricevuto in dono, un consenso, più o meno organizzato, che doveva riconoscersi nella candidatura identitaria di Giuseppe D’Alonzo. Questo pone in capo alla nuova amministrazione provinciale la responsabilità di rappresentare anche quelle istanze che hanno destinato a lui e alla sua squadra la propria fiducia.

Da parte nostra”, prosegue Rossi, “in particolare mia e del consigliere sindaco Rinaldo Seca, non mancherà la responsabilità del lavoro e del controllo davanti ad un Ente che ha una programmazione corpulenta di investimenti che, crediamo, non potrà essere elusa. La vera sfida sarà metterla in campo, cercando di implementarla. Abbiamo perso le elezioni provinciali e il ruolo che ci compete è quello di controllare e collaborare secondo quanto attiene ad una posizione minoritaria, con la consapevolezza che ogni progetto scaturito dalla precedente amministrazione o ogni nuova azione che corrisponderà alle istanze territoriali non potrà che avere il nostro appoggio.

L’ultimo invito che ho rivolto al Presidente Di Bonaventura è quello di evitare temporeggiamenti sulla scelta della squadra di governo in attesa del rinnovo dei consigli provinciali. La quadra politica è sicuramente alla sua portata, vista anche la ricollocazione quanto meno scontata del consigliere Nugnes. Non c’è da perdere tempo: il territorio non può attendere le liturgie politiche e, oltre alle tre emergenze da lui individuate (Prati di Tivo, piano neve e ponte di Castelnuovo), c’è la quotidianità di scuole e viabilità da portare avanti con tutti i loro problemi e i complessi piani di investimento programmati. Già il 2 novembre ho avuto modo di inviare una mail al Presidente Di Bonaventura con la quale, oltre a porgergli i miei migliori auguri, mi mettevo a sua disposizione per un rapido e ordinato passaggio di consegne. Auspico che possiamo ridare piena operatività all’Ente nel più breve tempo possibile.”