Nel corso dell’ incontro a cui ha partecipato anche Alfreso Mascitelli, Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale, si sono evidenziate le problematiche sia strutturali che operative del nosocomio. In particolare è stato messo in evidenza, visto l’imminente arrivo della stagione estiva, come sia di fondamentale importanza un immediato potenziamento di Pronto Soccorso, personale anestesista, radiologia ed ortopedia. Inoltre sono state riportate le carenze dal punto di vista dell’ accessibilità, le ormai note barriere architettoniche e l’impossibilità di accedere regolarmente alla struttura da parte dei disabili.
Il Comitato, rappresentato dal presidente Pablo Ghaderi, ha inoltre ribadito la sua contrarietà verso il Project Financing e verso l’ormai noto progetto di Ospedale Unico spiegando come il nosocomio costiero svolga una funzione strategica grazie alla sua posizione e la sua fondamentale importanza nel garantire il diritto alla salute nel rispetto dell’Articolo 32 della Costituzione Italiana.
L’assessore Verì, dopo aver accolto con piacere le proposte del Comitato, ha riconosciuto il lavoro svolto dall’associazione in questi anni prospettando la partecipazione a tavoli concertativi con la Regione Abruzzo e la dirigenza della ASL in quanto rappresentanza di parti sociali e della cittadinanza.
“Come Comitato abbiamo precisato come la sanità non possa più essere appendice della politica regionale ed argomento di mera campagna elettorale. L’assessore ha dichiarato che la politica deve dare soltanto delle linee guida, e non decidere su nomine di competenza declinando ogni idea di filiera elettorale. Si sono gettate le basi per un potenziamento dell’Ortopedia e della chirurgia discutendo come si vada verso una specializzazione dei singoli nosocomi della provincia teramana, prospettando per l’Ospedale Costiero una particolare vocazione cardiologica e/o oncologica da studiare nel concreto”.
E’ il commento di Ghaderi, ribadendo che “il Comitato continua la sua battaglia sul territorio con i cittadini ed i lavoratori della struttura sanitaria, a difesa di un inalienabile diritto e bene comune quale la salute pubblica”.