Il quadro che emerge sembra essere chiaro, soprattutto dopo il vertice dell’Unione Comunale dei Dem durante il quale Filipponi avrebbe ribadito il no all’approvazione del bilancio in quanto dei 16 punti portati all’attenzione del primo cittadino, un paio non sono stati accolti come le modifiche all’introduzione della tassa di soggiorno e della Tari, la tassa sui rifiuti.
Durante la riunione del Pd, tuttavia, la maggioranza degli esponenti Dem ha espresso un giudizio favorevole sull’approvazione del bilancio in Giunta, contestando in qualche modo il segretario Filipponi che ha lasciato invece trasparire una posizione di contrasto soprattutto personale con Mastromauro. Domani pomeriggio comunque il banco di prova sarà proprio la riunione di Giunta per l’approvazione del bilancio.
Se gli assessori Dem, Cristina Canzanese e Fabrice Ruffini, non si presenteranno, e tenuto conto che manca anche Fabio Ruffini ormai ex assessore in quota al Pd che si è dimesso due settimane fa in contrasto col suo vecchio partito, il sindaco non avrà i numeri per approvare lo strumento finanziario che era stato elaborato con la partecipazione diretta del Partito Democratico. A quel punto, il Consiglio Comunale convocato per il 27 marzo potrebbe risultare del tutto inutile.
Ma Mastromauro difficilmente potrebbe dimettersi prima della seduta consigliare. Perché comunque in Consiglio ci vorrà andare per illustrare pubblicamente cosa è accaduto in questi giorni.
Resta però uno spiraglio aperto, 24 ore circa affinché Filipponi riveda la propria posizione. Da capire anche se i due assessori Dem si presenteranno ugualmente alla riunione di Giunta, nonostante le direttive del partito. A quel punto si aprirebbe un altro scenario che riguarda la sfiducia nei confronti del segretario Filipponi.