Lo ha dichiarato il coordinatore locale di Forza Italia, Jwan Costantini, ricordando che “a fronte dei tentennamenti sia pur tardivi del PD davanti all’incapacità manifesta di questa Amministrazione, avevo ricordato agli aspiranti primi cittadini e al partito di maggioranza, fortemente tentato di staccare la spina, che il termine ultimo per la decisione era il 24 febbraio, ossia l’ultima data utile per porre fine alla lunga agonia e ridare finalmente la parola ai cittadini, con elezioni che si sarebbero tenute nel giro di pochi mesi, a fine maggio 2018. Ma il mio appello alla responsabilità è ancora una volta caduto nel vuoto. Oggi sia il sindaco che il Pd devono proseguire necessariamente questa sciagurata alleanza fino al termine della consiliatura, a fine giugno 2019, a meno di non voler consegnare la città ad un commissariamento lungo tredici mesi, caso unico in provincia di Teramo, solo per consentire a Mastromauro di inseguire il sogno di una candidatura regionale con speranze pressoché nulle, in quanto non potrà mai essere eletto ne nelle file di Leu, partito inesistente, ne’ in quelle del Pd in caduta libera (anche qualora volesse riaccogliere il figliol prodigo)”.
“Il Partito Democratico – continua – ormai non ha altra scelta che condividere le sorti dall’amministrazione di cui è azionista di maggioranza fino alla fine, né potrà tentare di rifarsi una verginità politica, visto che amministra con Mastromauro da ben nove anni e il segretario del partito è stato anche vicesindaco per cinque anni. Ormai le sue sorti sono indissolubilmente legate alla parabola discendente del primo cittadino. Chi pensa di rifilare alla città l’ultimo ‘pacco’, ossia, oltre al disastro determinato dalla pessima gestione amministrativa di quasi un decennio e dalle continue scaramucce interne, anche la prospettiva di un commissariamento della durata di oltre un anno, dovrà spiegarlo pubblicamente assumendosene tutte le responsabilità. Altro che note interne di richiesta di chiarimento… se per i dem locali la situazione ancora non è chiara, saranno loro a dovere dei chiarimenti ai cittadini!”
Il coordinatore di Forza Italia Giulianova ricorda “agli amministratori che, in caso di commissariamento del Comune da maggio (data verosimile dello scioglimento del consiglio regionale), il sindaco ha 5 giorni lavorativi per dimettersi e candidarsi alle Regionali di ottobre, consegnando la città al commissario prefettizio e precludendo così a qualsiasi consigliere comunale, in quanto decaduto, di presentarsi alle future elezioni provinciali. E con Giulianova senza rappresentanza provinciale, il sindaco non ha nessuna possibilità di essere eletto in Regione”.
“Ma di una cosa siamo certi: questi nove anni hanno prodotto sul tessuto cittadino una devastazione pari solo a quella di una calamità naturale a causa del narcisismo sfrenato e irresponsabile di chi ha anteposto sistematicamente le proprie mire personali alla buona amministrazione e agli interessi della città. I cittadini giuliesi, che non sono certo affetti dal masochismo del PD, se ne ricorderanno bene!”, conclude Costantini.