A dirlo il candidato sindaco civico e con appoggio del centrodestra, Carlo Antonetti.
“Da uomo di sport, che conosce le complesse macchine organizzative delle manifestazioni nazionali, posso intuire quale sia stato lo sforzo profuso dall’amministrazione guidata dal presidente Marsilio per tingere di rosa la nostra Regione rinnovando quell’ideale vocazione per le due ruote, tanto sportive quanto turistiche, che l’Abruzzo ha nel suo dna e che ora sta trasformando in buona prassi. Una buona prassi che seguiremo anche noi, con una scelta di mobilità ecosostenibile che nel nostro programma si declinerà in una reale implementazione della rete ciclabile della città progettando, laddove possibile, corsie preferenziali, ma con una programmazione tale da evitare l’attuale “disordine” che è fonte di pericoli per gli stessi ciclisti, a causa di una incerta regolamentazione del traffico”.
“Non sarà mai, invece, tra le nostre prassi quella che appare sempre più una irrefrenabile pulsione al comparire che spinge l’attuale amministrazione comunale a intercettare momenti di visibilità mediatica su temi attinenti la sua attività amministrativa, peraltro ad essa non consentita in periodo di campagna elettorale, attribuendosi meriti e successi altrui. Sperare di lucrare vantaggi elettorali dalla corsa rosa, dopo aver peraltro assegnato alle due ruote qualche pennellata di vernice rossa sull’asfalto, è il segnale più che evidente della distanza che esiste tra l’essere e l’apparire nell’attuale governo della nostra città”.
“Il Giro d’Italia partirà da Teramo grazie all’impegno e alla scelta della Regione Abruzzo che ha anche finanziato per le città interessate la sistemazione degli asfalti che ospiteranno il passaggio della carovana. Il resto rientra nella normale dinamica di un’amministrazione che deve ovviamente cercare di rendere più completo e interessante un evento di tale portata”.
“Come ogni città di tappa”, spiega Filipponi, “la città di Teramo, si è dotata di un apposito Comitato che ha la specifica funzione di gestire tutti gli aspetti relativi alla gara e agli eventi connessi. Antonetti, dovrebbe sapere che con le sue affermazioni offende tutti i soggetti che hanno aderito al gruppo costituito da Comune di Teramo: Diocesi di Teramo/Atri, Sport e Salute, Università degli Studi di Teramo, ACSI, CSI, FCI, UISP. Ognuno degli appartenenti al Comitato ha presentato gli eventi inseriti nel cartellone comune con enormi sforzi e ingenti investimenti”.
“Anche il Comitato avrebbe gradito la presenza della Regione Abruzzo al tavolo di lavoro, come testimonia la mail di convocazione inviata anche alla presidenza della Regione Abruzzo il 14 marzo alla quale, però, ad oggi, attendiamo ancora risposta. Il Comitato può ancora aggiungere componenti e quindi sarebbe onorato della presenza di un delegato della Regione Abruzzo”.
“Sentir parlare di mobilità sostenibile, infine, fa sorridere. Soprattutto quando la poca attenzione riservata a cosa è accaduto in questa città fino a ieri, non permette al candidato sindaco di sapere che lo strumento con cui gestire quello che promette si chiama PUMS, Piano urbano della mobilità sostenibile, che noi abbiamo da tempo avviato. Insomma, tra Giro d’Italia e Comitati, il candidato Antonetti si muove su terreni minati per lui”.