Le ragioni dello strappo sono contenute in una nota a firma del segretario Christopher Delle Curti, Ardit Islami, Francesca Seghetti e altri due componenti.
“A corollario di un disegno progettato e attuato in oltre un anno, sono adesso emerse delle divergenze inconfutabili ed ineludibili col candidato sindaco Settepanella”, si legge.
“Gli apprezzamenti manifestati Settepanella verso Augusto Di Berardino e le sue posizioni socio politiche discordanti addirittura col generale orientamento nazionale, esaltandolo per le sue condotte dissenzienti apertamente tenute nei confronti di quella che fu la sua stessa coalizione di appartenenza e di riferimento.
Ancor più grave, però, è stata la distanza che ha voluto assumere dal Gruppo GD, mai visto come vivaio di proposte e di risorse piuttosto scordando che esso stesso ha organizzato e tenuto 3 giornate ecologiche diversamente da come ha inserito nel proprio programma”.
Mancata condivisione. “Programma e lista, inoltre, mai condivisi con GD escluso anche nella scelta dei candidati manifestando, quindi, senso di sfiducia, di emarginazione e di sottovalutazione”, si legge ancora.
Non si tratta di mera delusione di aspettative personali perché gsiamo convinti che gli interessi sociali collettivi debbano essere preminenti rispetto a quelli personali e giammai vi è spazio per biechi sensi.
Prendiamo atto di un programma che ci appare inconsistente, inadatto, poco documentato, scarsamente fondato e per niente propositivo, assolutamente distante dalle aspettative della collettività e non fondante delle reali necessità del territorio”.