Volevamo dire ai ricchi, a Salvini, di non andare più a Cortina d’Ampezzo, ma di venire a Cortino, perché qui bisogna fare assolutamente pulizia di tutti questi immigrati che infestano questa piazza”. Lo dice, in un video su
A Cortino, piccolo paese delle montagne teramane, da una piazza deserta, sotto ad una debole nevicata, Palmarini – candidato nella lista di Teramo – sottolinea che “è palese quale sia il problema di questo Comune e delle sue frazioni.
Come vedete – dice, mentre viene inquadrata la piazza vuota – qui è pieno di immigrati che ci saltano addosso da tutte le parti. Non sappiamo più come difenderci. In questo momento stanno rubando
in questa casa che credo sia inagibile: ci sono degli sciacalli neri a fare delle razzie”.
Poi, quando l’inquadratura si sposta sulla chiesa, che ancora presenta le ferite del terremoto, il candidato afferma che “quel buco che sta sulla facciata è stato fatto da un immigrato che si è aggrappato, per cui hanno dovuto puntellare. Ovviamente, i puntelli – dice ancora ironicamente – sono stati messi da tutti uomini bianchi che invece sono i salvatori della nostra patria”.