Che la risposta sarebbe stata dura, era immaginabile. E così è stato. Questa mattina il sottosegretario di Stato e segretario regionale della Lega, Luigi D’Eramo, si è recato a Teramo per rispondere insieme ai vertici provinciali e locali del partito agli attacchi del candidato sindaco, Carlo Antonetti, che aveva accusato di tradimento facendo un’analisi del voto.
“Io non accetto che qualcuno possa mettere in dubbio la correttezza e la lealtà del partito che io rappresento. La Lega ha portato avanti correttamente la propria campagna elettorale, pur non condividendo nulla del candidato Antonetti, che ad un certo punto ha iniziato a parlare della difesa del timballo piuttosto che di altri argomenti. Non permetto ad un parvenu della politica di accusarci, lo potrei querelare ma non ho voglia di perdere tempo”, ha tuonato D’Eramo.
E sul voto in Provincia di Teramo che per Antonetti sarebbe stato il peccato originale che avrebbe dirottato voti della Lega verso D’Alberto, D’Eramo è altrettanto duro: “È paradossale che Antonetti che viene da una storia di sinistra, proposto da un partito di sinistra (si riferisce ad Azione; ndr), accusi noi di avere rapporti con la sinistra. Il presidente della Provincia è un civico e la Lega esprime nella stessa Provincia il vicepresidente (Costantini; ndr)”.
Poi l’avviso per le regionali: “Che gli errori di Teramo non si ripetano, Azione deve stare nel centrosinistra”. Presente anche l’assessore regionale, Pietro Quaresimale.