“Nella lettera – spiega l’assessore – ho rappresentato la necessità di arrivare a un accordo tra Comune, Unione e cooperative, per valutare la rimodulazione dei servizi alla luce dell’emergenza e l’implementazione di alcuni di essi ai sensi dell’articolo 48 del decreto Cura Italia dedicato alle prestazioni individuali domiciliari”.
“In particolare – prosegue la Di Bartolomeo – chiedo che si faccia un approfondimento e si giunga a soluzioni comuni per quel che riguarda il centro diurno disabili (attualmente ancora chiuso), ma anche per le prestazioni scolastiche domiciliari ai disabili che prima venivano seguiti a scuola e adesso in casa, con le difficoltà della didattica a distanza non hanno supporto se non quello delle famiglie”.
“E’ necessaria e improcrastinabile una discussione su questi aspetti e sulle ore di cure domiciliari da fornire a queste persone. Confido e spero che l’Unione possa darci riscontro alla luce delle difficoltà con cui i familiari di queste persone fanno i conti”, conclude l’assessore.