Simone Pulcini, assessore al bilancio del Comune di Alba Adriatica, non vuole finire nel tritacarne delle polemiche che si sono generate negli ultimi giorni, anche sui social, relativamente all’invio delle fatture della Tari a ridosso della scadenza (31 luglio), che però non rappresenta un termine perentorio.
“Stupisce ancora una volta che il gruppo di minoranza Città Viva non perda occasione per strumentalizzare qualsivoglia aspetto della vita amministrativa alimentando tensioni tra i cittadini. Questa sì che può essere intesa come una grave mancanza di rispetto nei confronti della cittadinanza”.
Oltre alla questione del demanio, che diverse prese di posizione ha prodotto negli ultimi giorni, altro tema di confronto riguarda la Tari.
” Lo stesso gruppo di minoranza dovrebbe sapere benissimo“, prosegue Pulcini, “visto che è stato anch’esso parte della delibera con cui si è sancito il piano delle scadenze TARI 2020, che le date del 31 luglio e del 31 dicembre sono state approvate appena il 9 luglio 2020 e non nel mese di maggio come è stato da essi erroneamente rappresentato. Amnesia, mancata conoscenza degli atti consiliari o semplicemente la volontà di “eccitare gli animi” per ragioni di speculazione politica? Ognuno è libero di farsi la propria idea al riguardo”.
La bollettazione della TARI, proprio perché la relativa delibera è stata approvata all’inizio del mese di luglio, fanno notare dall’amministrazione, è andata in produzione solo a partire dal 10 di luglio, giorno successivo il consiglio comunale, e che dunque è arrivata ai cittadini a ridosso di scadenza solo in virtù del breve tempo tecnico che la ditta a cui è affidato il servizio ha avuto per stampare e spedire le bollette”.
“La minoranza”, prosegue Pulcini, ” poichè informata preventivamente, dovrebbe sapere che la scadenza del 31 luglio
non è una data imperativa ma che l’amministrazione ha deciso -per andare incontro ai suoi cittadini ed evitare loro una corsa contro il tempo con relativo affollamento degli sportelli bancari e postali- che l’importo dovuto può essere saldato entro la data del 21 agosto 2020. Informazione, questa, comunicata alle minoranze e “chiaramente riportata nella stessa Bolletta TARI”.
Dovrebbe sapere benissimo che l’amministrazione, sempre per agevolare i suoi cittadini in ragione dell’emergenza sanitaria in corso, è stata tra le pochissime municipalità italiane che ha adottato una proroga così ampia, oltre alla facoltà per il contribuente di rateizzare quanto dovuto fino ad un massimo di quattro soluzioni per rata per importi superiori ad euro cinquecento ed, elemento ancora più importante e raro tra i Comuni italiani, ha recepito gli indirizzi di ARERA prevedendo la possibilità per le “utenze non domestiche” di richiedere -attraverso una semplice autodichiarazione pubblicata sui siti del Comune e della Poliservice- “una riduzione dell’importo dovuto” proporzionale ai giorni di chiusura forzata degli esercizi in virtù di Ordinanze Sindacali o DPCM emanati nella fase di massima emergenza sanitaria.
Dovrebbe saper benissimo tutto questo ed invece preferisce alimentare per fini propri un ingiustificato malcontento piuttosto che esercitare un’opposizione leale e costruttiva anche riguardo a misure che ha, insieme all’amministrazione, collaborato ad attivare”.