Teramo, “Il Comune ha speso 450mila euro in più di elettricità”

Teramo. Il consigliere del Movimento 5 Stelle Fabio Berardini denuncia un aggravio di spese di 450mila euro a carico del Comune di Teramo per l’elettricità. Sarebbe questo il risultato a cui è giunto il gruppo di lavoro istituito dallo stesso sindaco Maurizio Brucchi e dall’assessore al bilancio Eva Guardiani, dopo la sollecitazione del Movimento.

“A questo gruppo di lavoro – sottolinea Berardini – avrebbero dovuto partecipare sia i due responsabili dell’Ufficio tecnico (Remo Bernardi e Coletta Puritani) e sia alcuni funzionari dell’Ufficio CED che si occupano delle bollette dell’energia elettrica. Sapete invece cosa è successo? A questo gruppo di lavoro hanno partecipato solamente i funzionari del CED poiché il dirigente Remo Bernardi ha partecipato al solo primo incontro dei quattro che si sono tenuti, mentre la responsabile Coletta Puritani ha pensato bene di non partecipare ad alcuno di questi incontri. Da qui si vede chiaramente quanta voglia hanno i dirigenti di far risparmiare il Comune perché, tanto si sa, non sono soldi loro”.

I risultati non sarebbero per nulla positivi: “I partecipanti hanno evidenziato che il passaggio dal gestore precedente DSE al gestore GALA in convenzione CONSIP ha determinato un aggravio di spese, visto che le tariffe sono nettamente superiori, stimato in 313.590 euro al quale vanno aggiunti 135.579 euro poiché nel periodo di transizione il Comune di Teramo è stato collocato nell’ambito del mercato di salvaguardia. Quindi non solo non è vero come ha sostenuto il sindaco che il passaggio a CONSIP ha fatto risparmiare il Comune, anzi ha fatto spendere molto di più, ma soprattutto è stato verificato che l’Ufficio Tecnico che ha disposto il passaggio a CONSIP, senza prima verificare le intestazioni dei contatori, ha determinato un ulteriore danno alle casse del Comune poiché lo ha collocato nell’ambito del mercato di salvaguardia, spendendo altri 135.579 euro. A conti fatti il danno fino ad oggi è di circa 449.000 euro”.

Berardini conclude chiedendosi se “questi Dirigenti che hanno determinato un simile spreco e che, seppur pagati lautamente per amministrare la cosa pubblica, non partecipano agli incontri per risolvere la situazione, verranno premiati a fine anno”.

 

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