“Praticamente attraverso questo passaggio il centro destra e il centro sinistra, ormai alleati, si spartiranno tutte le poltrone dei consigli provinciali – afferma Rifondazione – perché il sistema si basa sul maggior numero di consiglieri precedentemente eletti e la tanto sbandierata riduzione di spesa non avverrà in quanto il risparmio previsto sarà solo di un misero punto percentuale. Questo non lo diciamo noi ma le relazioni tecniche allegate agli atti parlamentari. Con la scusa di non percepire il gettone di presenza in realtà manterranno tutti gli altri privilegi e la cosa più grave sarà che questi individui, mai legittimati da un voto popolare, prenderanno scelte strategiche per il nostro territori mettendosi d’accordo nelle sedi dei partiti eludendo così il controllo dei cittadini sull’Ente. Il percorso innovativo di Renzi ci è molto chiaro e la casta che lui voleva rottamare ci sembra quanto mai tutelata. Se queste sono le riforme di Renzi e del suo caro amico Berlusconi prepariamoci a lottare”.