Ebbene, dubbi e perplessità nascono sui possibili eventi negativi che l’intervento potrebbe avere sul litorale di Alba Adriatica.
La lettera
La recente notizia della prosecuzione dei lavori per il potenziamento delle scogliere di protezione della costa nel Comune di Martinsicuro ha dell’incredibile dal momento che gli stessi lavori, come segnalato in più sedi, oltre al fatto che hanno preso l’avvio da una controversa Conferenza dei servizi , rischiano seriamente di aggravare il problema dell’erosione in Alba Adriatica. Alla luce di questo il sottoscritto, ancorchè conoscitore privilegiato per la posizione lavorativa ricoperta quale Tecnico Comunale ma soprattutto come semplice cittadino, si vede costretto a rendere noto le seguenti considerazioni. E’ di tutta evidenza, infatti che tutti i lavori, oltretutto molto onerosi, svolti negli anni addietro in Comune di Martinsicuro hanno prodotto l’aggravamento del problema dell’erosione in Alba Adriatica. Il Sindaco del Comune di Martinsicuro, in maniera poco elegante, diciamo così, in questi giorni si è scusato con i propri cittadini del ritardo con il quale procedono i lavori che avrebbero causato, in occasione delle ultime mareggiate, la perdita di una o due file di ombrelloni in alcune zone della battigia. Noi diciamo, al contrario, che proprio a causa dei lavori svolti nel loro territorio, in anni passati e presenti, in Alba Adriatica , nella zona Nord, di file di ombrelloni ne sono state perse molte decine. Da semplice cittadino, che ama il proprio paese, dico che gli errori del Comune vicino ( prolungamento del molo sul fiume Tronto) non possono riverberarsi sul proprio territorio. Giova ricordare sinteticamente che nel lontano 1968 l’Amministrazione presieduta dal Sindaco Tommolini di Martinsicuro, dietro autorizzazione dell’Ufficio OO.PP. di Ancona, realizzava il prolungamento del molo su fiume Tronto quando si stava realizzando la struttura portante di un edificio (che tutti ricordano) ad una distanza dalla battigia di circa ml. 150. Nel giro di alcuni anni, causa i lavori predetti, tale struttura si ritrovò letteralmente sul bagnasciuga tanto che l’Amministrazione presieduta dal Sindaco De Santiis dopo lunghe controversie, ne dispose l’abbattimento per motivi di sicurezza pubblica. L’Amministrazione di sinistra presieduta dal Sindaco Maloni, con il benestare dell’Amministrazione di centrosinistra di Alba Adriatica presieduta dal Sindaco Casciotti e con l’alta regia della Regione Abruzzo, che nel frattempo era subentrata territorialmente all’Ufficio di Ancona, apparentemente non ammonita da ciò che era avvenuto in precedenza, procedeva all’ulteriore prolungamento del molo nord con la conseguenza che la spiaggia in Villa Rosa, fino a quell’epoca una delle più ampie delle coste abruzzesi, perdeva in alcune zone fino a ml. 120 di arenile con prime pesanti conseguenze per la spiaggia nord di Alba Adriatica. Di fronte all’emergenza esistente nel territorio di Villa Rosa, in un crescendo di errori, si arriva alla realizzazione delle barriere ortogonali alla battigia (tanti piccoli moli) che con la colpevole complicità dell’Amministrazione di Alba Adriatica presieduta da Caserta, in verità aspramente contestata da tutte le forze politiche locali ed in primis dalla sinistra che parlavano di disastro annunciato, finì col dare il colpo di grazia alla spiaggia nord di Alba Adriatica. Il confronto fotografico prodotto è eloquente più di ogni altro