Per l’autoporto il primo cittadino aveva chiesto l’inserimento dell’area all’interno della Zes, le zone economiche speciali che garantiscono vantaggi fiscali per chi decidesse di operare degli investimenti. “La Zes è al rush finale visto che giovedì scorso”, spiega il sindaco, “è stato registrato alla Corte dei conti il decreto che istituisce la zona economica speciale che garantisce per sette anni, prorogabili, incentivi in forma di credito d’imposta per le aziende presenti nell’area beneficiaria o interessate a insediarsi. Un risultato di cui mi compiaccio e per il quale tengo a ringraziare l’ex vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli che predispose gli atti inserendo alcune zone di di Roseto, in particolare l’autoporto. Tuttavia, non posso esimermi oggi dal manifestare una pubblica protesta per i ritardi della Regione sull’autoporto di Roseto, dal momento che con l’insediamento della nuova Giunta guidata dal presidente Marsilio, la questione è rimasta ferma al palo circa la riconversione”.
Ad oggi il dossier è rimasto aperto. Il Comune non ha avuto più notizie al riguardo nonostante ci siano stati due incontri tecnici con rappresentanti della Regione unitamente al sindaco di San Salvo per sollecitare una definizione della partita ai fini della riconversione dell’area visto che non sono apparsi idonei i termini definiti dalla Giunta precedente. E’ evidente che se la partita sull’autoporto rimanesse aperta, Roseto non potrebbe beneficiare in alcun modo dei vantaggi dell’istituzione della Zes nella quale, appunto, l’autoporto è inserito. C’è poi la questione DSB.
“Non posso tacere lo stupore per l’assenza di interlocuzione che registro sul nuovo distretto sanitario di base di Roseto”, conclude il primo cittadino rosetano, “Il nuovo direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, non ha i fondi per garantire copertura alla realizzazione del distretto. Ho chiesto da due mesi un incontro all’assessore regionale Nicolettà Verì, ma non ho avuto alcun riscontro. Posso comprendere le problematiche arrivate con l’emergenza Covid, ma nemmeno si possono tagliare le gambe all’assistenza e alla medicina del territorio su cui c’è una programmazione da rispettare. Tanto più che proprio l’emergenza Covid, a mio avviso, ha reso evidente l’importanza e il ruolo della rete di medicina territoriale. Perché dunque non dare risposte per far avanzare un progetto così importante per Roseto e per l’assistenza dell’intera vallata del Vomano? Spero che sia finita la stagione dei litigi per le nomine, e che inizi finalmente la stagione del lavoro per i territori”.