Un confronto molto proficuo a detta di tutti i presenti che è servito ad affrontare e chiarire aspetti tecnici e amministrativi non eludibili e a fissare alcuni obiettivi che dovranno essere valutati da un tavolo tecnico.
L’assessore Massimo Vagnoni ha sottolineato che la Provincia non ha alcun interesse a realizzare un progetto che non risponda alle intenzioni e alle esigenze delle amministrazioni locali – che in questi mesi hanno manifestato la volontà di costruire un ponte più a valle rispetto a quello esistente in quanto l’attuale ubicazione non risponde più alle necessità di collegamento delle popolazioni come delle aree industriali – ma che restano da sciogliere alcuni nodi non secondari: se quella parte di fondi ottenuti (3 milioni e 100 mila euro) e vincolati alla sicurezza idraulica possano essere recuperati e utilizzati per un’opera ex novo; se i 6 milioni attualmente disponibili siano sufficienti a coprire le spese di un’altra opera rispetto a quella progettata e quale sarebbe, infine, il destino del vecchio ponte nel caso di un nuovo manufatto.
La Provincia, in definitiva, vuole capire se esistono modalità per realizzare un’opera diversa da quella finanziata – tenuto conto, come è stato ribadito dai tecnici, entrambe le soluzioni sono “figlie” della Provincia e sono stati i vincoli finanziari a a condizionare l’attuale versione progettuale – se le soluzioni alternative offrono le stesse garanzie da un punto di vista della sicurezza idraulica, del rischio idrogeologico e soprattutto dei tempi di realizzazione.
Risposte che dovranno essere trovate, hanno concordato i presenti, all’interno di un tavolo tecnico affinchè tutte le amministrazioni coinvolte possano arrivare al più presto ad una decisione condivisa, sostenibile e definitiva.