“Sono venuto qui per dire che ci sono tante opportunità da cogliere per giovani imprenditori e ricercatori, dobbiamo recuperare l’ambizione della nostra economia regionale e della città di Teramo”, dice D’Alfonso. “E’ sicuramente un appoggio importante quello del Presidente D’Alfonso – gli fa eco la candidata sindaco del Pd Manola Di Pasquale – Importante perché lo è altrettanto mantenere un legame ed una continuità politica con la Regione. Dobbiamo cavalcare il cambiamento e questo nuovo modo di fare politica per risolvere i problemi di Teramo”.
E sulla cosidetta “anatra zoppa”, che vedrebbe il Consiglio Comunale ad appannaggio comunque del centrodestra anche in caso di vittoria del Pd, dopo le votazioni del 25 maggio (19 consiglieri contro 14, l’8 giugno si sceglierà solo il sindaco): “Brucchi ha paura di presentarsi, il confronto lo si fa sui contenuti – afferma la Di Pasquale – Ha timore di sottoporsi al voto dei cittadini”.
E “rincara la dose” D’Alfonso: “Quando nel 2003 sono diventato sindaco di Pescara, avevo inizialmente bisogno di qualche appoggio in più in Consiglio. Nella prima seduta, arrivarono due consiglieri comunali, dopo dieci mesi se ne aggiunsero in totale dieci in ragione del programma e dell’impegno che ci stavamo mettendo. La città, quando sceglie il sindaco, incoraggia tanti consiglieri comunali”.