“Avevamo denunciato la fallimentare situazione del Ruzzo, gestore degli impianti di depurazione – affermano – gravata al 31 dicembre 2012 da 94 milioni di debiti e con capacità di investimento praticamente inesistenti, tanto da non aver accantonato “fondi per l’attuazione dei poteri sostitutivi ATO in particolare sulla depurazione” (cit. Relazione ATO 5 del 27 dicembre 2013). Da quella situazione, dagli “oltre 110 dipendenti in organico… assunti senza le procedure concorsuali”, dall'”eccessivo ricorso agli incarichi esterni” (medesima fonte) e da anni ed anni di gestione politica di destra e di sinistra, targata PD e PDL, da Sperandio a Brucchi passando per Chiodi (solo per limitarci alle responsabilità del Comune di Teramo) deriva l’attuale disastro. Il disastro dell’inquinamento di fiumi e torrenti che sversano in mare quantità di sostanze – proseguono dal Movimento – il disastro di depuratori che non funzionano, operano a regime ridotto o sono totalmente inadeguati allo scopo. Ma anche il disastro della discarica La Torre, ferita ancora aperta sul territorio ed alla quale né la Giunta Brucchi né la Regione targata Chiodi hanno saputo porre riparo: una piaga che costa annualmente oltre 700.000 euro ai cittadini teramani e che, quando le piogge si fanno abbondanti, riversa nel fiume Vomano percolato che va direttamente a mare. E allora di cosa stiamo parlando? Di cosa parlano quegli operatori turistici che dopo la recente e giusta contestazione a Di Dalmazio (Assessore Regionale all’Ambiente ed al Turismo che nulla ha saputo fare per risolvere un problema cruciale per la sua terra), adesso prendono le distanze? Non vengano poi a lamentarsi per l’emorragia di turisti che si fa ogni anno più grave. E non si lamentino quei cittadini che non possono più fare il bagno in un mare sempre più irriconoscibile, se poi continuano a dare la propria fiducia a questa gente”.