Teramo. Dopo l’ufficializzazione della candidatura a primo cittadino, Marco Tancredi, candidato NCD al Consiglio Comunale, si scaglia contro la decisione di Berardo Rabbuffo.
“Dopo essere entrato in Consiglio Regionale beneficiando di un posto nel listino senza sostenere quindi l’onere di una campagna elettorale – afferma Tancredi – ha poi subito abbandonato la maggioranza che avrebbe dovuto sostenere per formare un gruppo autonomo con il simbolo Fli di Gianfranco Fini. Esperienza che tutti sappiamo quale epilogo abbia avuto. Questo gli ha permesso di avere la carica di capogruppo con un’indennità aggiuntiva a quella di consigliere. Berardo Rabbuffo invece di criticare l’attività svolta dall’amministrazione Brucchi, ci dovrebbe dire cosa è riuscito a realizzare lui per la Città di Teramo ma soprattutto per la regione Abruzzo. Proviene da una storia familiare e politica di destra ma oggi sarebbe disponibile ad un appoggio al PD pur di avere una candidatura. Ma neanche a sinistra è riuscito a trovare collocazione politica e percorre l’unica strada che gli lascerebbe una seppur minima speranza di diventare consigliere comunale. Riuscire a raggiungere il quorum con una lista da presentare alle amministrative a Teramo. Berardo Rabbuffo ci dica quali progetti ha per Teramo, ritorni alla politica,invece di perdere tempo ad essere sempre sterilmente contro qualcuno”.
La risposta di Rabbuffo. Non si è fatta attendere molto la replica del consigliere regionale Rabbuffo: “Comprendo il suo desiderio di visibilità e di avermi come interlocutore, ma nella vita il confronto ha bisogno di meriti e di autorevolezza. L’immagine della coerenza che il neo transfugo Marco Tancredi richiama con forza è la sintesi di una fotografia che lo vede attore e comparsa. Uno striscione da Ultras a difesa del suo ex Presidente Silvio Berlusconi. Marco Tancredi rivestiva i panni di un giovane vigoroso virgulto forzista. Oggi? Dopo la condanna del presidente Berlusconi all’ospizio, dopo la latitanza del fondatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, Marco Tancredi si rifugia nella casa di famiglia del senatore Quagliarello. Il Nuovo Centro Destra, che si allea con Renzi e la sinistra, che fonde il proprio simbolo con quello del partito di Casini. La mia non può essere una nota di risposta al consigliere Marco Tancredi, usato ancora una volta come ariete e bravo di Manzoniana memoria. La mia non può essere una nota di risposta al consigliere Marco Tancredi perché l’argomento non è la politica, ma solo un tentativo di rissa da quartierino. Piuttosto che interrogarsi sull’operato di altri, perché non rende edotti i nostri concittadini della sua attività in Consiglio comunale, dal momento che in cinque anni forse quello rivolto a me è stato il primo suo comunicato stampa?. La mia non può essere una nota di risposta al consigliere Marco Tancredi ma solo un tenero saluto all’assessore in pectore della Cultura teramana e alla sua strenua difesa di un’identità da ipogeo”.