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Caso Varrassi, Monticelli accusa: ‘Centrodestra ipocrita’

“Avevamo ragione”. Con queste parole il sindaco di Pineto Luciano Monticelli commenta la vicenda legata all’operato del manager della Asl teramana Giustino Varrassi, bersaglio di numerose polemiche da parte di comitati e, ora, anche della politica regionale.

 

“Mi fa piacere costatare – sottolinea il primo cittadino – che i fatti ci hanno dato alla fine ragione, dimostrando così che tutte le battaglie portate avanti con non poca difficoltà non erano affatto infondate. A questo punto, però, avrei quasi la tentazione di difendere Varrassi, perché questa ora è solo ipocrisia”. Il riferimento è al centrodestra regionale, impegnato prima a difendere il manager della Asl di Teramo e ora, invece, pronto a riconoscerne gli errori.  “Da mesi – continua Monticelli – denunciamo lo stato di totale abbandono di questo territorio e il depauperamento dell’ospedale di Atri, per il quale ci sono state fatte soltanto false promesse”.  Il riferimento è all’idea, ostentata dal governatore Gianni Chiodi nel corso di un incontro con gli abitanti della città ducale, di trasformare il nosocomio in “ospedale per acuti”.  “Una presa in giro – denuncia il sindaco di Pineto – perché non mi sembra proprio che privare l’ospedale di una serie di reparti sia la stessa cosa”.  Nell’ultimo atto aziendale, è stata infatti stabilita la definitiva eliminazione dell’Utic tramite la trasformazione del reparto di Cardiologia da Unità complessa in Unità semplice. “Non solo. Nel nuovo atto spariscono anche Urologia e il Centro Dialisi, recando in questo modo un gravissimo danno alla popolazione dell’intera vallata. Non dimentichiamo, però, che la responsabilità politica di tutto questo è del centrodestra e che, ora, è troppo semplice remare contro. Chiodi e compagni si assumano invece le loro responsabilità: se la situazione è quella attuale, è anche dovuto a chi ha permesso, e finora difeso, tutto questo. Continueremo ad opporci – conclude Monticelli – e porteremo la battaglia alle prossime regionali, perché questioni di primaria importanza come la sanità non diventino strumenti nelle mani di interessi personalistici”.